Violenza donne, Mattarella: “Aperta violazione dei diritti umani”

Foto Francesco Ammendola / Ufficio Stampa Quirinale / LaPresse in foto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Oltre il 90% dei casi di violenze avviene in ambito familiare. Una vera e propria tragedia, vissuta da milioni di donne in tutto il mondo, e racchiusa nelle parole di Papa Francesco che in un tweet scrive: “Esercitare violenza contro una donna o sfruttarla non è un semplice reato, è un crimine che distrugge l’armonia, la poesia e la bellezza che Dio ha voluto dare al mondo”. Vittime verso le quali è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il primo ad esprimere la vicinanza del Paese rivolgendo un appello affinché la lotta all’odio diventi un elemento strutturale delle coscienze.

“La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali” dice il Capo dello Stato. “Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme. Tuttavia, per troppe donne, il diritto ad una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà”. Mattarella poi si sofferma sulle molteplici forme di violenza di genere da sconfiggere e figlie dell’evoluzione sociale e tecnologica.

Da quella fisica a quella “psicologica, economica, fino alla odierna violenza digitale – prosegue il Presidente della Repubblica – che mina la dignità, l’integrità mentale e fisica e, troppo spesso, la vita di un numero inestimabile di donne, molte delle quali sovente, non si risolvono a sporgere denuncia”. Ed è proprio sul fronte delle denunce e della prevenzione che occorre fare tanto perché, prosegue Mattarella “denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero”.

Di “dramma nazionale” parla la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che all’indomani dell’istituzione da parte del Senato della bicamerale d’inchiesta sui femminicidi assicura il massimo impegno da parte del Governo nel contrastare la violenza di genere. “I dati che riguardano le violenze sulle donne continuano a rappresentare un dramma nazionale – dice Meloni -. Come Governo abbiamo molto lavoro da fare e intendiamo portarlo avanti a 360 gradi, incentrando il nostro impegno su tre pilastri d’azione: prevenzione, protezione e certezza della pena”.

Tra gli obiettivi dell’esecutivo c’è il rifinanziamento dei Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, e sul fronte della prevenzione l’attuazione “della legge 53 del 2022 sulla raccolta dei dati statistici in merito alle violenze che le donne subiscono, che ancora necessita dei decreti attuativi e di attività tecniche”. Per questo il premier promette “l’adozione di protocolli e migliori pratiche nei Tribunali per un’applicazione sempre più efficace della normativa sul ‘codice rosso'”, con il potenziamento di strumenti e misure di protezione come i braccialetti elettronici, “che spesso – dice – non vengono applicati perché semplicemente non ce ne sono”.(LaPresse)

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