ROMA (LaPresse) – Arriverà mercoledì in consiglio dei ministri il disegno di legge sul ‘Codice Rosso’. La corsia preferenziale per l’assistenza e il supporto alle donne vittime di violenza. Il disegno di legge, a firma dei ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e della Pa Giulia Bongiorno, fa sì che “vengano azzerati i tempi di reazione della giustizia di fronte una donna vittima di violenza”. Lo spiega l’esponente pentastellato.
Violenza sulle donne, la corsia preferenziale sulle denunce
“Noi siamo convinti che una donna sta già prendendo decisione coraggiosissima nel momento in cui va a denunciare – aggiunge Bonafede -. E questo provvedimento è per dire a tutti, ma molti già lo fanno, che quella donna va supportata, va subito fatta incontrare con il magistrato, che non bisogna subire ritardi”.
‘Codice rosso’, 4 tipi di reati e formazione ad hoc per gli agenti
Il codice rosso riguarda 4 fattispecie di reato: violenza sessuale, maltrattamenti, atti persecutori, lesioni aggravate in ambito domestico o nell’ambito di una relazione di convivenza. Gli agenti che accoglieranno la denuncia riceveranno una formazione ad hoc. Il testo poi prevede che entro 3 giorni dalla denuncia il magistrato dovrà sentire la donna e chiedere immediatamente accertamenti al pm. Anche le successive azioni di polizia giudiziaria dovranno seguire “una corsia preferenziale”, per evitare ritardi.
Uno stato che protegge le donne
“L’idea è che lo Stato prende per mano quella donna e la accompagna nel percorso proteggendola – aggiunge Bonafede – vogliamo rispondere all’esperienza tragica di donne che hanno trovato coraggio di denunciare ma poi sono state ancora vittime di violenza o peggio ancora sono morte. Codice rosso è un nome che quello che accade in pronto soccorso con una differenza: per noi non è normale ne scontato che donna abbia coraggio di fare denuncia e va aiutata”