ROMA – Le banche hanno retto bene alla crisi, la collaborazione tra Bankitalia e governo è ottima, ma bisogna stare all’erta. Ci sono forti insidie per il nostro Pil. In un momento delicatissimo dal punto di vista economico e politico, arriva il monito del numero 1 di Palazzo Koch Ignazio Visco: “Di fronte ai rischi concreti che corriamo oggi, forse la politica di bilancio attuata avrebbe potuto essere più prudente, soprattutto per la composizione del bilancio”.
Intervenendo alla Camera alla presentazione del libro del’ex ministro Pier Carlo Padoan riflette a 360 gradi sullo scenario attuale. “La coerenza tra il disegno delle misure e la concreta attuazione non è scontato”. Ecco allora che la soluzione a molti mali della nostra economia potrebbe essere una riforma “tributaria complessiva”, spiega. Anziché optare per “gli 80 euro o un abbassamento delle imposte sotto certe soglie di reddito. Il comparto bancario, dal canto suo, finora ha dato il suo apporto. Come? “Il sistema ha retto di fronte a sfide straordinarie anche tecnologiche, direi che ha retto all’intensità della crisi molto meglio di quanto si poteva attendere”, ribadisce l’economista napoletano, sempre attento a respingere le critiche sulla Vigilanza degli ultimi anni. Per presente e futuro è bene valutare l’importanza delle banche del territorio, molto diffuse e da monitorare per le relazioni locali.
Visco, davanti a esponenti di maggioranza come Stefano Buffagni e Alberto Bagnai, è poi tornato sulle tensioni tra Via Nazionale e il governo in carica. Dopo la burrasca su nomine e critiche al decretone, le divergenze sembrano lontane. “Ci possono essere differenze di opinioni, ma il rispetto dell’autonomia c’è sempre. Non ho dubbi su questo né sui governi passati né su questo – dice il governatore – La Banca d’Italia è al servizio del Paese e collabora con il ministro dell’Economia del momento al 100 per cento”.
(Alessandro Banfo – LaPresse)