NAPOLI – Natura, clima, sviluppo sostenibile. Elementi che hanno nella montagna il loro habitat naturale. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna. La risoluzione corrispondente è stata sponsorizzata da 94 governi ed è stata adottata nella riunione plenaria della 7esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 16 dicembre 2021. La risoluzione invita gli Stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, altre organizzazioni internazionali e le parti interessate, tra cui la società civile, il settore privato e il mondo accademico, ad aumentare la consapevolezza dell’importanza dello sviluppo sostenibile della montagna e della conservazione e dell’uso sostenibile degli ecosistemi montani. La proclamazione dell’anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna non solo riconosce la necessità di preservare il sistema globale di supporto vitale indispensabile per la sopravvivenza dell’ecosistema globale, ma fornisce anche una solida base per un ulteriore lavoro sostanziale sullo sviluppo della montagna, avendo così un significato veramente globale per il futuro dell’umanità. Il 2022 segna anche il 20esimo anniversario del primo anno internazionale dedicato a queste aree.
Turismo
Lo sviluppo del turismo sostenibile in montagna richiede la riduzione dei suoi impatti ambientali e sociali negativi e l’affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico. La pandemia di Covid-19 ha già portato grandi cambiamenti nel settore e ingenti perdite per comunità e imprese. Tuttavia, l’appetito dei consumatori per destinazioni all’aperto e meno affollate è aumentato sulla scia della pandemia e questi cambiamenti inaugurano nuove opportunità per le destinazioni di montagna di ricostruire una forma di turismo più verde e sostenibile e ripensare i propri prodotti e servizi.
La legge
Il governo nei giorni scorsi ha approvato il disegno di legge per la montagna, un pacchetto di regole che prevede misure finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa dei territori ad alta quota dello Stivale che avranno l’opportunità di diventare una risorsa per il Paese. L’obiettivo è favorire lo sviluppo, sostenere la ripresa e contrastare lo spopolamento delle aree di montagna. Tra le misure troviamo forme di incentivazione in favore di medici ed operatori socio sanitari e agevolazioni e premialità per gli insegnanti che prestano la propria attività lavorativa nei Comuni montani. Inoltre ci saranno aiuti, sotto forma di credito di imposta, agli imprenditori agricoli e forestali che investono in pratiche benefiche per l’ambiente ed il clima. Tra le pratiche troviamo la diversificazione delle colture, il mantenimento o l’introduzione di aree di interesse ecologico e il mantenimento dei prati permanenti. Fare in modo che le montagne non si spopolino è un obiettivo squisitamente ecologico. Vivere in montagna ha effetti benefici per il nostro pianeta per una serie di ragioni: scopriamo quali.
Contatto con la natura
Vivere in montagna riconcilia con la natura, è un fatto. Chi ha la possibilità di abitare nei piccoli Comuni ad alta quota può avere più facilmente a disposizione spazi verdi in cui respirare aria pulita. Lontano dal traffico e dalle polveri sottili ci si può dedicare alla cura di giardini ed orti, imparare a raccogliere i frutti spontanei della terra, come funghi, erbe aromatiche e piante selvatiche. Per passare il tempo ci si può avventurare in affascinanti passeggiate, per ritrovare il proprio legame con l’ecosistema e imparare ad amarlo e rispettarlo al meglio.
Prodotti locali
Avere a disposizione degli spazi verdi ci permette di poter avere prodotti di stagione e a chilometro zero sempre a portata di mano. Nessuna forma di inquinamento per il trasporto e nemmeno per la produzione. Avere ortaggi e piante ci permette di poter mangiare cibi freschi e genuini, non trattati con pesticidi, conservanti e altre sostanze chimiche che inquinano il nostro pianeta e hanno effetti negativi sulla nostra salute.