Woodstock compie 50anni, ma le celebrazioni fanno flop. Una ricorrenza che avrebbe fatto sperare in ben altra cosa. Invece, finanza e tribunali hanno minato in maniera sostanziale l’organizzazione che proporrà l’evento negli stessi giorni, dal 15 al 17 agosto, e nella stessa località, Bethel, ma nel segno del ridimensionamento. La notizia del disastroso fallimento dell’organizzazione dell’edizione del cinquantenario di Woodstock lascia basiti Comunque, al di la di tutto, la ricorrenza verrà svolta sempre negli stessi giorni, dal 15 al 17 agosto, e nella stessa località, Bethel, dove è in essere un museo e un auditorium da 15mila posti dove suoneranno alcuni dei reduci, come Johnny Winter, Santana, John Fogerty e i Blood, Sweat and Tears, oltre a Ringo Starr, la Tedeschi Trucks Band, i Doobie Brothers.
La resa organizzativa
Michael Lang, il reduce dell’evento di 50anni fa ancora in attività nel settore (gli altri tre erano John P. Roberts, Joel Rosenman e Artie Kornfeld), si è dovuto arrendere davanti ad un’organizzazione che dovrebbe prevedere ben altri parametri rispetto a quelli degli anni ’60. Allora fu molto improvvisato anche perché l’affluenza prevista di 50mila persone si dimostrò del tutto errata. Furono oltre 500mila i partecipanti al mega raduno rock provenienti da ogni parte del mondo. Furono tre giorni memorabili a base di musica e droga.
La disorganizzazione
I 500mila giunti si trovarono di fatto senza alcun supporto, senza cibo né acqua e sostegno medico nella fattoria di Max Yasgur, un contadino di Bethel che affittò il suo terreno per 75mila dollari. Bethel è una cittadina nei dintorni di Woodstock, dove allora vivevano Bob Dylan e la Band. Poteva essere un disastro e invece si creò un mito.
L’organizzazione, vista l’enorme massa di partecipanti, andò letteralmente in tilt quasi subito Furono davvero tre giorni di pace e musica rock: l’unico gesto violento ebbe per protagonista Pete Townshend, notoriamente nemico della cultura hippy, che colpì con la chitarra Abbie Hoffman.
I protagonisti di Woodstock
A salire sul mitico palco furono artisti del calibro di Joe Cocker, Santana, i Ten Years After di Alvin Lee, Richie Havens, i Grateful Dead, Janis Joplin, Sly and The Family Stone, Joan Baez, Crosby, Stills, Nash & Young, i Creedence Clearwater Revival, The Band. Su tutti Jimi Hendrix, che chiuse la tre giorni suonando quando il sole del lunedì era già alto.