Strage di El Paso, dalla possibile pena di morte alle azioni legali del Messico

Il governo messicano chiederà anche l'estradizione del giovane killer

Foto Joel Angel Juarez/ AFP

Dopo la strage di El Paso e di Dayton si temono altre minacce. Il direttore dell’Fbi Chris Wray ha per questa ragione ordinato una vasta operazione su tutto il territorio americano. Una task force nel quartier generale del bureau di Washington che svolgerà un’attività di monitoraggio specifica per identificare eventuali situazioni di pericolo. Il pericolo è come sempre quello dell’emulazione.

L’interrogatorio del killer di El Paso e i possibili scenari

Intanto Patrick Crusius, il 21enne killer di El Paso, è da tempo sotto l’interrogatorio dagli investigatori. L’aspetto più inquietante della vicenda è che, a quanto pare, il giovane non abbia mostrato alcun segno di pentimento per la strage in cui ha ucciso 29 persone tra cittadini messicani e di origine ispanica. Il giovane rischia la condanna alla pena di morte. Lo ha ricordato anche Trump per il quale “l’odio non deve avere posto in America”.

Le reazioni del governo messicano

In un quadro piuttosto complicato, il Messico minaccia intanto azioni legali contro gli Usa dopo la strage di El Paso. Sotto accusa l’amministrazione Trump rea, secondo il governo messicano, di non aver adeguatamente protetto le persone coinvolte: “Il presidente – ha detto il ministro degli esteri Marcelo Ebrardmi ha chiesto di assicurare che l’indignazione del Messico si traduca in efficaci, rapide ed energiche azioni mirate a ristabilire un’adeguata protezione dei cittadini messicani negli Stati Uniti”. Ecco la possibile denuncia per terrorismo da presentare negli Stati Uniti per chiedere anche l’estradizione dell’autore della strage. A decidere sarà comunque il procuratore generale messicano Alejandro Gertz Manero. Secondo quanto affermato da Ebrard, inoltre, il suo ministero promuoverà appropriate azioni legali contro chi risulterà responsabile della vendita dell’arma d’assalto e contro chi direttamente ha sparato: “La partecipazione del Messico – ha concluso il ministro – in queste azioni legali si propone di accertare se le autorità statunitensi avevano conoscenza o informazioni della pericolosità di Patrick Crusius, il giovane identificato come l’autore della sparatoria”.

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