A poco meno di due mesi dalla scarcerazione, lo studente egiziano Patrick Zaki sarebbe dovuto comparire oggi al tribunale di Mansoura per una nuova udienza nel processo che lo vede imputato con l’accusa di aver diffuso false notizie. Il processo a Patrick Zaki è però stato aggiornato al 6 aprile. Lo ha scritto su Twitter lo studente egiziano.
Le udienze al tribunale di Mansoura cominceranno verso le 8:30-9 del mattino. L’esito di quella di Zaki, il cui orario non è stato reso noto, verrà comunicato solo al termine di tutte le udienze.
Zaki, che ha collaborato con l’ong Eipr, presa di mira dal governo del generale al-Sisi, è stato fermato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio del 2020. Le accuse erano cinque: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di notizie false, propaganda per il terrorismo. Dopo una lunga detenzione preventiva a settembre Zaki è stato rinviato a giudizio per la sola accusa di diffusione di notizie false per un articolo sulla situazione della minoranza copta in Egitto. Le altre quattro accuse risultano al momento congelate. Qualora venisse quindi assolto dall’accusa di notizie false, Zaki tornerebbe libero.
Venerdì scorso l’attivista ha dato il suo primo esame a distanza, all’università di Bologna, dopo la lunga detenzione. E ha espresso il desiderio di tornare nell’ateneo. “Oggi ho finalmente sostenuto l’ultimo esame – sui movimenti femminili nella storia moderna italiana – del mio primo quadrimestre al master, che avrei dovuto sostenere a Bologna nel febbraio 2020. Come sempre grazie mille Alma Mater Studiorum, è bello tornare come studente e non vedo l’ora di essere fisicamente in classe molto presto”, ha scritto Zaki su Facebook, sottolineando che “questi giorni hanno un grande significato” per lui.
(LaPresse)