Nicola Zingaretti, neo segretario del Pd, ha scelto il senatore Luigi Zanda come tesoriere del partito. Con la prima nomina ufficiale si apre la stagione zingarettiana che, però, rischia di avere i protagonisti di sempre. Tant’è che l’incarico di vice potrebbe finire a Paola De Micheli, deputata.
L’ufficialità
A Zanda tesoriere è arrivata nel pomeriggio. A lui il compito di trovare risorse, soldi e mezzi per far funzionare il partito. Zanda è esponente dell’AreaDem, vicino a Dario Franceschini e Paolo Gentiloni, è tra i fondatori del Pd. La spunta su Antonio Misiani che potrebbe ottenere un ruolo apicale nel settore dell’economia. A ricoprire il ruolo di tesoriere fino ad ora è stato Francesco Bonifazi.
Verso la nomina dei vice
Il Pd cambia segretario ma non cambia le facce. Alla nomina di Zanda potrebbe, a breve, affiancarsi quella della De Micheli come vice segretario. E’ chiaro che la deputata, nata come bersaniana, poi passata nell’area che faceva capo all’ex premier Enrico Letta e infine presente tra i banchi del governo Renzi come sottosegretaria all’Economia, sceglie o sale sul carro dei vincitori con estrema destrezza. De Micheli che ha sostenuto Zingaretti come coordinatrice della campagna per le primarie è stata anche commissario per la ricostruzione post terremoto in Emilia. Ancora nessuna ipotesi sul secondo vice.
L’assemblea
Il nodo che resta da sciogliere per la definizione del nuovo Pd è quello relativo ai 100 componenti che parteciperanno alla giornata in cui Zingaretti diventerà ufficialmente segretario del partito. Dal riconteggio delle schede, infine, verranno fuori i nomi dei componenti dell’assemblea nazionale.