WASHINGTON (Usa) (LaPresse/AFP) – Zte crolla a Hong Kong, il Senato Usa blocca l’accordo con la Cina. Il Senato americano ha sfidato il presidente, Donald Trump, nella tarda serata di ieri. Votando per annullare l’accordo della sua amministrazione con la compagnia di telecomunicazioni cinese Zte. E per il ripristino del divieto di vendita di chip hi-tech della società su suolo americano. I senatori hanno aggiunto un emendamento specifico in una legge di spesa nazionale.
Zte si è dichiarato colpevole delle accuse
Gli Stati Uniti avevano imposto il divieto per aver violato l’embrago verso l’Iran e la Corea del Nord. Zte si è dichiarato colpevole delle accuse nel marzo dello scorso anno pagando 1,2 miliardi di dollari di multe. All’inizio di questo mese l’amministrazione Trump ha dato alla società un’ancora di salvezza. Allentando le sanzioni in cambio di ulteriori 1,4 miliardi di dollari di penalità. Ma la misura del Senato annulla questa intesa. Proponendo un divieto assoluto infatti al governo di acquistare prodotti e servizi da Zte e da un’altra società di telecomunicazioni cinese, Huawei.
Le azioni di Zte sono crollate di oltre il 25%
Le azioni di Zte quotate a Hong Kong sono crollate del 25,81%. E hanno chiuso infatti la seduta odierna a 9,85 dollari di Hong Kong. Tra i parlamentari che hanno introdotto l’emendamento figurano il democratico Chuck Schumer. E il repubblicano Marco Rubio. Tuttavia, il disegno di legge – che prevede 716 miliardi di dollari di finanziamenti alla difesa nazionale per l’anno fiscale 2019 e fornisce orientamenti politici al Pentagono – non è infatti ancora legge. La Camera ha approvato la propria versione del provvedimenti e le due camere devono ora trovare un compromesso. “È vitale che i nostri colleghi di Aula mantengano questa proposta bipartisan nel disegno di legge”, hanno detto Schumer e Rubio.
