Roma – “Per costruire nuovi ospedali si dice che le risorse pubbliche non bastano, servono i soldi dei privati. Per la seconda linea di metropolitana a Torino si sostiene che lo Stato e gli enti pubblici non possano finanziare più del 49 %.
“Il resto lo faranno i privati
Non si capisce perché per la Tav si arrivi addirittura a ipotizzare di stanziare risorse regionali e non si possa invece chiedere ai privati. Confindustria non è interessata a sostenere la Tav ma solo le manifestazioni a suo favore? Serve anche a loro un’analisi dei costi e dei benefici? Siamo sinceri, davanti al silenzio assordante sul futuro industriale di questo territorio con le continue chiusure di stabilimento, con i 40 minuti che potrebbero risparmiare tra 20 anni le merci per andare oltralpe, davvero sarà il no alla Tav a rubarci il futuro?“. Lo afferma il segretario piemontese di Sinistra Italiana, Marco Grimaldi annunciando l’adesione alla manifestazione NoTav dell’8 dicembre.
“Il Paese ha paura delle piogge e del fango, degli incendi e del vento, perché i soldi per la messa in sicurezza – prosegue Sinistra Italiana – non ci sono. Dire che la più grande opera da sostenere sarebbe questa non è uno slogan, è semplice buon senso. Creerebbe tanto buon lavoro e salverebbe vite, oltre al patrimonio ambientale, paesaggistico e artistico.
In tutto ciò il commissario per la Torino-Lione Foietta dichiara che il traforo del Frejus è in pericolo come lo era il Ponte Morandi a Genova. Se il rischio sicurezza è concreto e immediato, come possiamo aspettare i vent’anni di costruzione della Tav? Perché non si interviene subito?” “Per tutte queste ragioni – conclude Grimaldi – Sinistra Italiana Piemonte l’8 dicembre prossimo sarà in piazza, perché loro la Tav la farebbero a ogni costo. Noi invece crediamo che ci siano altre priorità. “