M5s, candidato sindaco a Corleone posta una foto con il nipote Provenzano. Di Maio annulla il comizio in Sicilia e propone l’espulsione

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Luigi Di Maio

Roma – Il candidato sindaco M5S al comune di Corleone, posta una foto con il nipote di Bernardo Provenzano e Luigi Di Maio va su tutte le furie.

Il vicepremier annulla il comizio previsto nella città siciliana

Non posso correre il rischio che un ministro, lo Stato, salga su un palco dopo quella foto e dopo che c’è stato un appello al dialogo con le famiglie dei mafiosi”, dice in un video.

Pur mantenendo il consueto aplomb, il capo politico M5S usa parole durissime

Sono sicuro che la foto e la dichiarazione sono state fatte in buona fede ma il concetto è pericolosissimo. I voti di quelli non li vogliamo e ci fanno schifo – argomenta ancora – le famiglie che meritano ascolto e vicinanza sono quelle delle vittime di mafia. Faremo piazza pulita dei corrotti e dei mafiosi”.

La polemica impazza con le opposizioni che attaccano a testa bassa

Pascucci prova a limitare i danni. “Io ho più volte detto che non voglio i voti dei mafiosi. Sono 14 anni che vivo qui, e combatto la mafia”, argomenta.

Il candidato sindaco spiega che il suo obiettivo era quello di dialogare con “un parente di un mafioso che sceglie di non intrattenere più rapporti con lui”, perché “i parenti dei mafiosi che decidono di non dare continuità a questi rapporti non vanno condannati“. Insomma, “per combattere i mafiosi bisogna aiutare chi vuole prendere le distanze da loro“.

Di Maio chiede ai probiviri di avviare un procedimento disciplinare

Giustistificazioni che il capo politico del Movimento reputa assolutamente insufficienti. Pascucci merita “ il massimo della sanzione, cioè l’espulsione dal Movimento 5 Stelle”.La volontà espressa dal toscano trapiantato in Sicilia di non fare un passo indietro segna la fine della sua avventura con la compagine pentastellata. “Ci aspettavamo scuse, non arroganza.

Questo non è un comportamento da Movimento 5 Stelle rincara la dose Di Maio – qualora qualcuno della lista fosse eletto, gli verrà subito ritirato il simbolo”.

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