Firenze, Nardella: Disposto a partecipare manifestazione per senegalese ucciso

Foto LaPresse - Massimo Paolone 14/09/17 Imola (Italia) Festa Nazionale de L'Unità - Italia 2020, Città con Dario Nardella, Federico Pizzarotti, Matteo Ricci, Daniele Manca Nella foto: Dario Nardella Photo LaPresse - Massimo Paolone 14 September 2017, Imola (Italy) "Festa Nazionale de L'Unità" Italy 2020, City with Dario Nardella, Federico Pizzarotti, Matteo Ricci, Daniele Manca In the pic: Dario Nardella

Firenze, 9 mar. (LaPresse) – “Ho dato la mia disponibilità a partecipare” alla manifestazione annunciata per domani a Firenze in omaggio a Idy Diene e contro il razzismo “fermo restando la valutazione dal punto di vista della sicurezza, così come sono andato sul ponte Vespucci per dare un messaggio della città di dialogo e cordoglio”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Allo stesso modo, però – ha precisato Nardella – non intendo essere un elemento di provocazione e quindi se ci saranno le condizioni perché possa partecipare lo farò, con grandissimo spirito di dialogo e grande amore per la mia città e per chi vi vive e lavora”.

“Da sindaco – ha continuato – non permetterò mai che la mia città, la mia comunità, possa essere dilaniata e divisa da odio, violenza, scontri: dobbiamo isolare coloro che non hanno a cuore il dolore, che non hanno a cuore Firenze, ma che sfruttano fragilità e dolore per fare guerriglia politica. Queste persone per me non sono nemmeno fiorentini, perché non amano Firenze”.

Nardella ha poi spiegato che è stata raccolta da tutti la sua proposta di organizzare, in occasione dei funerali di Idy Diene in Senegal, una giornata di cordoglio e lutto con tutte le principali confessioni religiose, quindi non solo i musulmani, la principale religione dei senegalesi, ma anche cristiani, cattolici, ebrei. “Quel giorno – ha spiegato il sindaco – saremo tutti insieme con il cardinale, l’imam, il rabbino e tutte le forze sociali, civili, economiche della città”, e “sarà qualcosa di eccezionale, mai fatto prima, per segnare il legame profondo tra Firenze e la comunità senegalese, e un fatto gravissimo, quale è l’uccisione di un uomo, per giunta di colore, ammazzato per caso sul ponte Vespucci”.

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