BERLINO – La Germania ha bloccato le esportazioni di armi in Turchia. La decisione di Berlino è arrivata dopo gli attacchi turchi alla milizia curda Ypg in Siria settentrionale. “Vista l’offensiva militare turca nella Siria nordorientale, il governo federale non rilascerà più alcun permesso per tutte le attrezzature militari che potrebbero essere utilizzate da Ankara in Siria“, ha affermato il ministro degli Esteri Heiko Maas questa mattina.
Putin chiede il ritiro delle milizie straniere dalla Siria
Sulla questione Siriana è intervenuto anche Vladimir Putin. Mosca ha chiesto che tutte le forze militari straniere presenti sul territorio siriano “illegalmente”, ovvero senza il consenso del governo di Assad, si ritirino dal paese. “Lo dico apertamente ai nostri colleghi. Il territorio siriano deve essere liberato dalla presenza militare straniera. L’integrità della Siria deve essere ripristinata al più preso“.
I Curdi smentiscono Ankara: “Ras Al-Ain resiste”. Altre morti tra i civili
Intanto si continua a combattere. Il premier turco Erdogan ha fatto sapere che le forze di Ankara hanno conquistato la città di confine Ras Al-Ain. Una città al nord-est della Siria in mano ai curdi. A ribadirlo è stato poi il ministro della Difesa della Turchia. Le autorità e i combattenti curdi smentiscono, dicendo che “Ras Al-Ain resiste“, e che quindi non è ancora caduta. Secondo l’Osservatorio siriano invece, sarebbero stati uccisi undici civili a seguito di un bombardamento di questa mattina lanciato da Ankara nel nord-est della Siria.