Usa, la California vieta le strutture private come carceri e i centri di detenzioni migranti

La California ha vietato le prigioni e i centri di detenzione per migranti di tipo privato, con una legge firmata dal governatore Gavin Newsom.

Alicia Fernandez / Xinhua

LOS ANGELES – La California ha vietato le prigioni e i centri di detenzione per migranti di tipo privato, con una legge firmata dal governatore Gavin Newsom. La misura stabilisce che, dal 2020, il dipartimento Correzionale e riabilitazione non possa stilupare o rinnovare contratti con carceri private a scopo di lucro per detenere persone. Inoltre, chiede che tali strutture siano eliminate entro il 2028. “Nel mio discorso inaugurale avevo promesso di eliminare le carceri private, perché contribuiscono alla sovra-incarcerazione, sia di detenuti californiani sia di migranti e richiedenti asilo”, ha affermato Newsom dopo aver firmato la legge, all’origine di una disputa con l’amministrazione Trump.

La dichiarazione

“Ci posizioniamo a favore di salute, sicurezza e benessere della gente e siamo impegnati per un trattamento umano per tutti”, ha aggiunto il deputato Rob Bonta, autore della legge. In numerosi centri detentivi privati in anni recenti erano state descritte condizioni disumane, mentre vari detenuti erano morti in cella. Attualmente in California i detenuti sono circa 115mila, dei quali 1.700 in strutture private. Lo Stato in passato era noto per il sovraffollamento delle prigioni e nel 2009 la giustizia federale impose un limite, che portò all’utilizzato di strutture private. I centri in cui vengono rinchiusi i migranti in California sono attualmente quattro, con 3.700 persone rinchiuse.

LaPresse

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