Roma, 9 apr. (LaPresse) – “Davide ci ha sempre visto lungo in questa direzione. E’ stato fra i primi giocatori a credere nel nuovo percorso e si è messo con grande disponibilità e impegno a far crescere i propri compagni. Vogliamo dare il massimo, lo stiamo facendo bene ma sappiamo che mancano ancora tante giornate e dobbiamo rimanere molto concentrati sul nostro lavoro”. Così Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, commentando il brillante momento della squadra viola ieri arrivata, con il 2-0 sul campo della Roma nell’anticipo di sabato, alla sesta vittoria consecutiva e confermando la bella reazione sul campo alla tragica scomparsa del capitano Astori. Ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno, il tecnico è inevitabilmente tornato a parlare del difensore. “E’ successa una cosa molto più grande di noi, di quello che un allenatore possa immaginare. E’ venuto a mancare un giocatore, il capitano, il ragazzo con cui mi confrontavo e condividevo di più, è stata una situazione dolorosissima e difficile da accettare e da comprendere. Ma sono stati molti bravi i miei ragazzi, riconosco in loro una forza e uno spirito che forse prima non riuscivo a comprendere. E’ stata ed è tutt’ora un’esperienza nuova, non possiamo non sentire vicino a noi in tutto quello che facciamo la presenza di Davide. E da parte mia – ha aggiunto – il modo di ascoltare i giocatori, di essere loro più vicino, di apprezzare le loro qualità umane è cambiato. Cambiato il modo di allenarli? No, ma il modo di ascoltare i giocatori, di essere loro più vicino, di apprezzare le loro qualità umane senz’altro sì”.
“La squadra – ha proseguito Pioli – ha espresso un buon calcio anche quando c’era Davide, non siamo stati continui ma era normale visto il cambiamento che C’era stato, la gioventù dei giocatori. La Fiorentina ha sempre cercato di fare la partita, di giocasela con la mentalità giusta, adesso stiamo ottenendo degli ottimi risultati perché siamo più squadra, più matura, leggiamo bene le situazioni e sappiamo soffrire, stiamo portando a casa i frutti di un lavoro lungo ma positivo”. “Se ora è cambiato il rapporto con i Della Valle? La proprietà ci è sempre stata vicina, ci ha sempre dato sostegno e fiducia”, ha assicurato il mister viola. “Chiaro che dopo quanto è successo la loro presenza è stata ancora più continua e fa piacere a me, ai giocattori e all’ambiente. Abbiamo cominciato un ciclo per cercare di riportare la Fiorentina nelle posizioni che merita che sono quelle di tornare a giocare in Europa”. La striscia positiva ha portato la Fiorentina a ridosso dell’Europa ma Pioli ostenta cautela. “Sono tante sette partite e ci sono degli esempi molto recenti di squadre che passano da un momento negativo o positivo con una partita. La classifica è solo parziale. Dobbiamo pensare alle prossime partite e arrivare al 20 maggio con la convinzione di aver fatto il massimo, poi dopo vedremo cosa saremo riusciti a fare”.
Già in estate, secondo Pioli, “era chiaro che c’erano sei formazioni più forti di tutte e sono quelle che occupano le prime sei posizioni, e poi un numero di squadre dove non eravamo i migliori. Atalanta, Torino e Sampdoria sono state costruite con più investimenti e ambizioni più importanti. Noi si ripartiva quasi da zero, c’era stato un rinnovamento quasi totale, e l’obiettivo era gettare le basi per costruire una Fiorentina migliore nelle prossime stagioni. Abbiamo preso dei bei giocatori, dei prospetti e su questo cerchiamo di portare a casa il massimo possibile”. “Io – ha sottolineato – ho sempre creduto in questa squadra, i ragazzi hanno sempre dato tutto, disponibilità attenzione, voglia di migliorarsi, e dobbiamo andare avanti così, pensando di partita in partita”. L’allenatore dei toscani ha poi dedicato un pensiero al Var: “E’ uno strumento che può aiutare. Vedo più serenità, più tranquillità e credo che possa aiutare tutti. E’ una situazione nuova, i tempi possono essere migliorati, ma vedo delle buone cose”. Quanto al suo futuro, “ho già un contratto per l’anno prossimo, sono tranquillo anche se tranquillo non bisogna mai stare”. Infine una battuta su Chiesa e sul rischio che possa lasciare la Fiorentina: “Questo non lo posso sapere. Federico ha grandissime qualità, è cresciuto tantissimo quest’anno, ha giocato con continuità, ha fatto passi in avanti da gigante e ha qualità per diventare un giocatore importante per tutto il panorama calcistico italiano. Mi auguro di allenarlo il più a lungo possibile, è un ragazzo che potrà crescere tanto”, ha concluso Pioli.