Governo, Conte e i ministri da Mattarella: ecco il giuramento

Tre mesi dopo i risultati delle elezioni politiche

ROMA – Allora è fatta. A 88 giorni dal voto del  marzo, ed una lunghissima e complessa crisi istituzionale, l’Italia si è data un governo. Giuseppe Conte ieri sera ha accettato l’incarico presentando la lista completa dei ministri. Poco fa è stato al Quirinale con tutta la squadra di governo per prestare giuramento. L’accordo politico tra Movimento 5 Stelle e Lega è andato in porto. Fratelli d’Italia darà appoggio esterno all’esecutivo. Saldamente all’opposizione le altre forze politiche.

Vincitori e sconfitti. Conte è già un leader?

I vincitori di questa sfida, alla fine sono tre. Al primo posto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Colle ha ottenuto ciò che voleva: un governo politico, niente elezioni, retromarcia sul nome di Savona (e non solo) e il pieno rispetto delle istituzioni. Dall’altro lato, i sono Salvini e Di Maio. I leader di Lega e Movimento alla fine sono al governo. Ed è una vittoria. Certo, resta un certo nervosismo nonostante il raggiungimento dell’elezione. Nessuno dei due è premier, ed è un fatto. I 5Stelle, poi, hanno preso quasi il doppio dei voti, ma hanno praticamente lo stesso numero di ministeri. Matteo Salvini, che probabilmente era più intenzionato ad andare al voto in autunno e capitalizzare con il centrodestra unito, ha ottenuto però un ministero di valore per la Lega. Poi c’è Conte. Per ora la figura del Prof. è stata di mediazione: ma un ruolo così potrebbe far nascere un nuovo leader.

La squadra

I ministeri in tutto sono 18, se si esclude il premier. 9 andranno ai pentastellati (oltre Conte), 6 al Carroccio. Le donne sono ‘solo’ 5. In alcuni governi chiave, come ad esempio gli esteri, è stata preferita la figura tecnica di Moavero Milanesi, già ministro nel governo Letta e Monti (cosa che sta comportando qualche problema, soprattutto nel mondo seduto alla destra del Parlamento). Il passo indietro su Savona, alla fine, c’è stato: l’economista andrà alle Politiche comunitarie, mentre all’economia il professore Giovanni Tria (altra figura tecnica). Salvini all’Interno, Di Maio l Lavoro e Sviluppo economico. Sottosegretario alla presidenza del conglio (qualcuno dice che sarà lui il premier de facto), il leghista Giorgetti. Fretelli d’Italia invece darà un appoggio esterno, astenendosi al voto di fiducia. Il rapporto con il partito di Giorgia Meloni era stato elemento di discussione ieri.

Incontro con Fico

Stamattina il premier Giuseppe Conte ha avuto un colloquio con il presidente della Camera Roberto Fico.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome