Kim Kardashian incontra Trump: chiesta la grazia per una detenuta 63enne

E' la sua bisnonna, detenuta per droga

Foto AFP-LaPresse

WASHINGTON (Francesco De Sio) – Kim Kardashian ha incontrato il presidente Donald Trump. Tema della discussione la riforma carceraria, con richiesta della grazia presidenziale per Alice Marie Johnson. La bisnonna di 63 anni sta scontando l’ergastolo in seguito a una condanna per droga.

Il sostegno di Kim per Alice Johnson

“Grande incontro con Kim Kardashian oggi, si è parlato della riforma carceraria e della condanna” sono state le parole di Trump dopo il colloquio con l’attrice. È da mesi che la star è impegnata nella discussione del caso Johnson con i vertici di Washington. Già in passato l’attrice aveva incontrato il genero di Trump, Jared Kushner, uomo di punta dell’amministrazione presidenziale. I colloqui con quest’ultimo hanno portato a un’assegnazione di 50 milioni di dollari destinati ai programmi riabilitativi per detenuti. Tra gli obiettivi di Kardashian c’è però quello di fare uscire Johnson dal carcere, dove la donna è rinchiusa da oltre 20 anni.

La sua storia

La Johnson fu condannata all’ergastolo senza condizionale nel 1996 per un reato di droga non violento. Una giuria l’ha dichiarata colpevole di essere una cosiddetta ‘mula del telefono’, riferendosi ai messaggi tra distributori di droga e venditori. Secondo la sua famiglia e i suoi sostenitori, Alice Johnson è stata una detenuta modello attiva in molti programmi di riabilitazione. Un comportamento che avrebbe soddisfatto tutti i criteri compresi nel ‘Clemency Project 2014’ dell’ex presidente Barack Obama, che però negò il perdono solo pochi giorni prima della fine del suo mandato.

Il perdono presidenziale

Tra le sostenitrici di Johnson c’è anche Amy Povah, fondatrice dell’organizzazione Can-Do Clemency impegnata nella richiesta di clemenza per tutti i condannati per reati di droga non violenti. Povah chiede la liberazione di Johnson dal 2014. “E’ una donna eccezionale. Non è sconfortata o arrabbiata, è un raggio di sole”, ha dichiarato l’attivista riferendosi alla condannata. Secondo la legge, il numero uno potrebbe avviare a sua totale discrezione un processo di perdono. Le figlie di Johnson continuano a sperare che – almeno per la loro famiglia – la lunga attesa possa presto essere finita. “Stiamo pregando per la grazia nel caso di mia madre, speriamo che questo incubo stia finalmente arrivando alla fine”, ha detto Tretessa Johnson.

 

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