PARMA (Antonio Casapulla) – Appalto per il trasporto pubblico. Dieci persone sono indagate per turbativa d’asta in concorso. Alcuni rispondono anche di soppressione di documenti e corruzione tra privati.
L’inchiesta
L’inchiesta della della Procura di Parma sta facendo luce nella vicenda già approdata davanti ai giudici amministrativi del Tar sull’affidamento formalizzato il 28 aprile 2017 all’associzione temporanea d’impresa Busitalia.
I nomi
Nell’inchiesta penale sono indagati. Pierdomenico Belli, amministratore di un’altra società che opera nel settore e che deteneva in precedenza il servizio, la Smtp, società di proprietà di Provincia e Comune, e il direttore generale della Smtp Raimondo Brizzi Albertelli; coinvolti pure due dirigenti di Busitalia, Stefano Rossi e Daniele Diaz), i componenti dell’allora commissione di gara presidente Ezio Castagna, Stefano Cerchier e Francesco Pellegrino. Indagato Mauro Piazza, ex dirigente Tep L’indagine partì da un esposto della Tep, l’azienda che gestisce il servizio pubblico. Il gip Sara Ricucci ha prorogato le indagini preliminari fino alla fine dell’anno.
Il caso
La Procura mette sotto accusa dirigenti e responsabili della società partecipata da Comune e Provincia e quelli della società che lo scorso anno si aggiudicò il servizio per nove anni. Rispondono a vario titolo di turbativa d’asta in concorso esoppressione di documenti e corruzione tra privati. Coinvolti i componenti della commissione di gara che valutò assegnò l’appalto, Sulla vicenda è in corso un procedimento parallelo davanti ai giudici del Tar.
Le tappe della vicenda
Le indagini erano inziate dopo l’esposto presentato dall’azienda Tep in seguito all’esito della gara d’appalto, che aveva visto l’assegnazione del servizio in via preliminare a Busitalia-Autoguidovie, l’azienda che fa parte del gruppo delle Ferrovie dello Stato.