MILANO (Renato Casella) – Braccianti in sciopero oggi nella piana di Gioia Tauro dopo l’uccisione con una fucilata alla testa del sindacalista Sacko Soumali. L’agitazione è stata proclamata dal sindacato Usb, con assemblee in tutti i posti di lavoro. Usb, si legge in una nota, “si stringe compatta alla famiglia di Soumaila e ai suoi compagni e fornirà loro l’assistenza legale per fare giustizia”. I tre braccianti presi di mira vivevano nell’area della tendopoli di San Ferdinando. “Nella zona sono oltre 4000 i braccianti tutti migranti durante la stagione di raccolta. Sono distribuiti in vari insediamenti e utilizzati come manodopera nella raccolta a basso costo dai produttori di arance, clementine e kiwi. La maggior parte si concentra a San Ferdinando dove permangono gravi carenze igienico sanitarie a livello abitativo”.
L’Usb: Salvini troppo impegnato a minacciare tutti
“Tutto questo al ministro di polizia Salvini non interessa – scrive Usb – Troppo impegnato a minacciare a destra e a manca: i migranti, le ong, il sindaco di Riace perché si schiera con gli ultimi. A Salvini l’Unione Sindacale di Base manda a dire che Usb si schiera compatta con i migranti della piana di Gioia Tauro. Con tutti i migranti in fuga da guerre e miseria, e non permetterà che in Italia abbia diritto di cittadinanza la sua dottrina neofascista e razzista”.
“Ieri i nuovi governanti hanno dichiarato su tutto. Silenzio invece sulla morte di Sacko Soumali. Forse per lui la pacchia è finita”, ha scritto sui social Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana ed esponente di Liberi e Uguali.
Da pare sua, il senatore Pd Francesco Verducci, nota che “il silenzio del Governo è assordante e vergognoso”.
Coldiretti: migliorare le condizioni dei lavoratori
Devono continuare a comporsi i tasselli per sostituire alla “logica del ghetto” la “dignitosa ospitalità per i lavoratori”. Lo afferma la Coldiretti nell’esprimere cordoglio per la tragica scomparsa di Soumaila Sacko. “Vanno accertate al più presto le responsabilità ma – sottolinea la Coldiretti – bisogna anche lavorare sul piano strutturale. Bisogna migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei migranti legalmente presenti in Italia. In questa direzione va la consegna e donazione di due container dotati di docce e spogliatoio al sindaco del comune di San Ferdinando (Reggio Calabria) e installati nel campo di prima accoglienza (la nuova tendopoli) grazie alla campagna svolta nelle piazze e Mercati di Campagna Amica da Coldiretti e Focsiv abbiamo riso per una cosa seria”.