Roma (LaPresse) – “Sia evitato il trasferimento della Direttrice Fabiola Bernardini, atto che si configurerebbe come una significativa perdita per la Biblioteca della città di Todi. Prefigurando tra l’altro un pericoloso precedente che autorizzerebbe le amministrazioni a censurare e intervenire nei confronti del personale per ragioni unicamente etiche e culturali“. Lo chiede la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. All’interno di un’interrogazione rivolta ai ministri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno.
“Negli ultimi mesi l’amministrazione del Comune di Todi, guidata dal Sindaco di Forza Italia Antonio Ruggiano e sostenuta da un’ampia coalizione di centrodestra, con la partecipazione anche dell’organizzazione Casapound, è stata più volte oggetto dell’attenzione mediatica a causa dell’atteggiamento di censura ideologica e politica tenuto nei confronti della Direttrice della biblioteca comunale, la dott.ssa Fabiola Bernardini. L’amministrazione è nota anche per aver rifiutato all’Associazione nazionale partigiani il patrocinio per la manifestazione del 25 aprile. La Direttrice sembra essersi attirata ulteriori antipatie da parte dell’Amministrazione comunale a causa della partecipazione alla Festa delle famiglie arcobaleno omosessuali, che aveva provocato la forte reazione da parte di Casapound successivamente alla sua autorizzazione“.
Le parole forti della senatrice De Petris
“È di questi giorni la notizia che l’amministrazione di Todi ha annunciato uno spoils system volto alla rotazione di 22 impiegati su 100, con motivazioni diverse. Alcuni sembrano aver commesso delle irregolarità, altri hanno utilizzato la legge 104 per le ferie, altri ancora avevano chiesto di essere trasferiti al altre mansioni. È da segnalare come tra questi ci sia anche la Direttrice Fabiola Bernardini. Che però non pare aver commesso alcuna irregolarità né avere espresso la volontà di essere trasferita. Non ha senso, dunque, lo spostamento della Dott.ssa Bernardini al settore urbanistica, anche in ragione del curriculum e dell’esperienza della Direttrice che, oltre ad avere una Laurea in Lettere e due specializzazioni (Archivistica e Biblioteconomia), ha gestito brillantemente la Biblioteca nel corso della sua permanenza“.
“Le motivazioni alla base della scelta dell’amministrazione di Todi sembrano dunque meramente di carattere punitivo. Chiediamo pertanto che sia assicurato – ha concluso De Petris – un servizio bibliotecario coerente con i valori del pluralismo e della democrazia partecipativa“.