Nigeria: 31 morti in un doppio attentato

Il gruppo jihadista di Boko Haram alle spalle dell'attacco di Damboa

Aumenta la paura dopo l'attentato di Boko Haram
Foto LaPresse - Medici Senza Frontiere

ABUJA – Grave attacco terroristico in un doppio attacco suicida in Nigeria, a Damboa. Nello stato di Borno, nel nord est del paese, il bilancio è di 31 morti. Subito dopo in città ci sarebbe stato anche un lancio di missili all’esterno della città.

Alle spalle i jihadisti di Boko Haram

Il sospetto che sta dilangando nello stato africano è che dietro quest’attacco ci sia la mano del gruppo jihadista di Boko Haram. Poche ore prima che venisse compiuto l’attacco, il generale dell’esercito Tukur Buratai aveva consigliato ai cittadini di tornare a casa, dato che l’area sembra essere stata messa al sicuro proprio dai ribelli del gruppo di Boko Haram.

Il bilancio potrebbe aumentare

Non sono rassicuranti le parole di un funzionario del Governo Locale dello stato di Borno. “Il bilancio delle vittime potrebbe aumentare – ha spiegato – dato che ci sono anche dei feriti molto gravi”. Molti di questi feriti sono stati colpiti dal lancio di missili partito appena due minuti dopo il doppio attentato suicida.

Il gruppo semina morte dal 2009

Quello appena avvenuto in Nigeria, non è il primo attacco terroristico da parte del gruppo di Boko Haram. Nato all’inizio degli anni 2000, si è reso responsabile dei disordini del luglio 2009. Proprio la zona a nord est del paese tra lo stato di Borno e il lago Chad era stato teatro della intemperanze. Il 26 luglio di quell’anno l’attacco ad una stazione della polizia diede il via alle violenze, terminando tre giorni dopo, con un bilancio di circa 700 vittime. Da qualche tempo il gruppo jihadista ha cambiato il proprio metodo di attacco. Al posto di donne e bambini, sempre più spesso sono gli anziani le ‘vittime sacrificali’. Questo è avvenuto anche in un altro attacco, dello scorso 15 maggio a Konduga, sempre nella zona nord orientale del paese africano.

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