CROTONE – Cala la notte e scatta l’operazione Hermes. La polizia di Crotone, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha eseguito quindici misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti alla ’Ndrangheta nel Crotonese. Le squadre mobili di Catanzaro e di Crotone insieme agli uomini dello Sco e con il supporto dei Reparti prevenzione crimine, hanno colpito presunti ras e gregari di un’organizzazione malavitosa radicata sul territorio. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione di stampo mafioso, reati contro la persona e il patrimonio, nonché violazioni della legge in materia di armi. Nel mirino dell’Antimafia calabrese è finito il cartello Vrenna-Corigliano-Bonaventura-Ciampà, che insiste sul territorio di Crotone. Un gruppo che dagli stessi inquirenti è stato definito criminalmente “vorace”.
Pizzo totale, ‘punizioni’ col fuoco per chi non pagava
Le intercettazioni hanno accertato che nel mirino dell’organizzazione c’erano in particolare le attività commerciali su veniva esercitata un’asfissiante pressione estorsiva. E per chi non pagava scattavano le ritorsioni: dai danneggiamenti agli attentati incendiari. Estorsioni a tappeto e, anche se con cifre variabili, pagavano tutti. Nell’ordinario e nello straordinario. E’ stato infatti registrato un pesante “condizionamento che i membri e gli affiliati delle famiglie Barilari-Foschini, esercitavano in occasione della fiera della Madonna di Capocolonna nel corso della quale i commercianti ambulanti erano costretti ad acquistare i prodotti a prezzi maggiorati, specie panini e carne, che la famiglia imponeva loro” spiegano gli inquirenti. Nell’ambito delle indagini, sono stati anche individuati i due presunti responsabili di un tentato omicidio, episodio che si è verificato a Crotone nel novembre 2013. Non solo. Per finanziare le attività illecite venivano compiute anche rapine. Una, particolarmente violenta, risale al settembre del 2012.
Scoperti anche due responsabili di un tentato omicidio
Nel mirino finì una gioielleria di San Giovanni in Fiore e il titolare nel corso del raid, rimase gravemente ferito. Al termine dell’operazione ‘Old Family’ i soggetti finiti in manette sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Catanzaro. La sola Angela Barilari è stata invece rinchiusa nel carcere di Castrovillari. Gli altri arrestati sono invece Gaetano Barilari, Eugenio Carcea, Antonio Falvo, Antonio Foschini, Vittorio Foschini, Davide Lazzari, Francesco Liguori, Antonio Maiolo, Tommaso Mercurio, Salvatore Murano, Andrea Rizza, Gaetano Russo, Andrea Villirillo e Massimo Zurlo. Solo ieri, in un’altra operazione, la guardia di finanza di Catanzaro aveva sequestrato beni per un valore di oltre un milione di euro a soggetti vicini alla ‘Ndrangheta. Sotto sequestro un fabbricato, un’autovettura, quote societarie e diversi rapporti bancari e finanziari. Il destinatario della misura era Francesco Aloi, di Guardavalle, elemento di spicco della cosca di Gallace-Gallelli, attiva nell’area ionica soveratese.