BRINDISI – Da una richiesta di amicizia su facebook ad un incubo. È quanto successo a dieci donne nel brindisino. Prima avvicinate, poi minacciate da un uomo che aveva utilizzato il web per provare ad estorcere denaro. I carabinieri della compagnia di San Donaci, nel brindisino, hanno arrestato Santo Calò, 33enne residente a Torre Santa Susanna, con l’accusa di truffa ed estorsione.
La tecnica utilizzata dall’uomo
L’uomo aveva utilizzato una tecnica ormai diffusa che consisteva nell’inviare richieste di amicizia sul famoso social network entrando in confidenza con le vittime. Fino ad ottenere delle foto hard dalle stesse che sarebbero poi state utilizzate per mettere in atto il proprio intento criminale. Le versioni di chi ha denunciato l’accaduto combaciano. ‘Emanuele’ era il nome scelto dall’uomo che si sarebbe presentano con un profilo molto semplice, quasi rassicurante. Aveva ordito la sua trama come fosse in un film, presentandosi come un bancario single e senza alcun legame sentimentale, insomma una figura perfetta da conoscere. E al quale inviare anche foto intime. Ma a quel punto il gioco era compiuto, passando in un ‘amen’ alle offese, alle minacce. Pretendendo centinaia di euro per non diffondere quelle foto in rete, puntando sul senso di vergogna che avrebbe potuto spinto le vittime, tutte residenti in piccoli paesi, ad evitare lo smacco di essere catalogate come delle poco di buono. Perché nei piccoli centri, si sa, le notizie, soprattutto quelle negative, si diffondono a macchia d’olio e la paura che questo potesse accadere avrebbe potuto far cedere chiunque.
Il coraggio di tre donne ha aperto la porta al suo arresto
Ed invece la voglia di reagire di tre delle vittime ha avuto la meglio. A quel punto ecco la denuncia alle forze dell’ordine da cui è partita l’attività investigativa dei militari dell’Arma che lo hanno arrestato ponendo fine ad una storia purtroppo molto diffusa nella realtà virtuale. Che, troppo spesso, finisce con avere delle conseguenze drammatiche nel mondo reale.