MILANO – ‘Casa di lavoro’ per il boss di Buccinasco. Rocco Papalia, dopo 26 anni di detenzione, era uscito da galera un anno fa. La libertà vigilata a cui era sottoposto, però, per la Procura non basta. L’avrebbe già violata due volte.
Casa di lavoro
Gli inquirenti hanno chiesto e ottenuto dal tribunale di Sorveglianza di Milano di spedire Papalia in una ‘casa di lavoro’. L’imputato, in aula, quando i giudici hanno letto la loro decisione, ha reagito male: “E’ come il carcere. La Procura di Milano mi vuole morto”.
“Delinquente abituale”
Per gli inquirenti Papalia è un “delinquente abituale”. Al tribunale il pm aveva consegnato anche l’audio degli insulti riferiti dal mafioso ad alcuni giornalisti del Fattoquotidiano.it. “Siete voi la ‘ndrangheta”, disse lo scorso marzo. Il pm ha chiesto al tribunale anche di trasmettere in Procura la parte finale dell’udienza durante la quale ha inveito contro i magistrati di Milano.