Assistente particolare a 6mila euro al mese, Di Maio risponde agli attacchi de ‘Il Giornale’: “Informazione spazzatura”

Il quotidiano s'interessa ad Assia Montanino di Pomigliano d'Arco collaboratrice del vicepremier al Mise, il ministro del Lavoro s'indigna: "Stamattina ho letto solo porcherie"

ROMA –Lo schifo che leggo oggi sul quotidiano il Giornale va messo nella categoria della stampa spazzatura“, così Luigi Di Maio risponde all’attacco lanciato dalle colonne de Il Giornale contro la sua assistente al ministero Assia Montanino e soprattutto contro il riconoscimento di uno stipendio di circa 72mila euro all’anno. Alla giovane di Pomigliano d’Arco vengono riconosciuti circa 6mila euro al mese. “L’ho conosciuta 5 anni fa. È la figlia di un commerciante che ha denunciato i suoi usurai e ho avuto modo di conoscerla quando sono stato a far visita al padre per portargli la mia solidarietà“, prosegue il leader 5 Stelle. La notizia, se di notizia si può parlare, è diventata virale sui social in poco tempo: da un lato chi rilanciava l’attacco e dall’altro, fortunatamente, chi ha difeso Montanino da insinuazioni striscianti e fuori luogo.

 

La gogna mediatica per l’assistente 26enne di Di Maio

L’articolo contro Assia Montanino non regge. Da che mondo e mondo, ed è giusto così, gli assistenti particolari si chiamano su base fiduciaria e non per curriculum (ammesso poi che in politica sia il curriculum a fare la differenza). La paga dell’attivista di Pomigliano, poi, rientra nella media. “Era una giovane universitaria a cui decisi di dare una opportunità di tirocinio presso la mia segreteria di vice presidente della Camera. Negli anni si è distinta per la sua capacità di gestire situazioni complesse di segreteria. E posso assicurarvi che non ho mai conosciuto una persona più onesta e leale di lei”, conclude Di Maio. 

 

La sinistra smarrita che dovrebbe difendere Montanino e non lo fa

Per un attacco così la sinistra italiana, un tempo, avrebbe fatto barricate in difesa di Assia Montanino. Ma non lo sta facendo. Anzi, per ora è caduta nella trappola di rilanciare l’attacco ai 5 Stelle per pura ‘opportunità’ politica. Una sinistra che si rispetti alzerebbe barricate in difesa di Montanino e contro la gogna a cui è stata sottoposta. Nonostante le diversità politiche e nonostante le metodiche dei 5 Stelle spesso e volentieri siano poco ortodosse. Soprattutto se di mezzo c’è una ragazza cosi giovane. Ancora una volta, a sinistra, si dà prova di avere smarrito valori ed orizzonti.

 

Si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio

Quello che non si dice, poi, è ancor più grave. Esercizio di un buon giornalista è la ricerca. Senza voler dare lezioni a nessuno, bastava prendere le segreterie dei ministeri degli ultimi 10 anni almeno e notare come l’80% fossero persone vicine al ministro di turno. Nello staff comunicazione a Palazzo Chigi di Matteo Renzi, ad esempio, molti componenti erano sprovvisti di curricula ‘importanti’, ma erano fedelissimi dell’ex premier. Come è normale che sia. Questo deve essere sempre ben affisso nella mente di tutti, 5 Stelle compresi ovviamente, quando ci si lancia in attacchi spesso e volentieri strumentali.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome