Roma, la denuncia di una coppia gay: “Scontrino omofobo al ristorante”

Grave episodio di omofobia nella capitale alla 'Locanda Rigatoni'

Gay Pride
MEXICO-GAY-PRIDE-PARADE People take part in the annual Gay Pride Parade in Mexico City, on June 23, 2018. / AFP PHOTO / Ulises Ruiz

ROMA (LaPresse) – Grave episodio di omofobia a Roma, alla Locanda Rigatoni, in zona san Giovanni in Laterano. Secondo quanto denuncia il sito LGBT Bitchyf, giovedì scorso, dopo una cena al ristorante, due ragazzi hanno trovato sullo scontrino la scritta ‘No Pecorino, Si Frocio’. I ragazzi hanno fanno notare al cameriere che tale scritta non è divertente. Ma il cameriere ridendo riferisce che sarebbe stato un errore del computer, continuandoli a prendere in giro.

Scontrino omofobo in un ristorante di Roma

Il ragazzo fa poi notare che quello “scherzo” è per loro offensivo, dicendo: “Guarda nessuno sta ridendo, sei una persona infantile, nessuno si è mai permesso di trattarmi in questo modo nella mia vita”. A quel punto interviene la proprietaria, ribadendo che è stato un problema del computer, cercando di minimizzare. Solo dopo 30 minuti di discussione la proprietaria, senza mai chiedere scusa, dice che non gli avrebbe fatto pagare il conto. Come se non bastasse il cameriere torna lamentandosi con i ragazzi, che per colpa loro ha fatto una brutta figura con gli altri clienti.

La denuncia del portavoce Gay Center

Quanto accaduto al ristorante “Locanda Rigatoni” è un fatto molto grave, dichiara Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center. “Purtroppo ogni anno riceviamo oltre 20.000 contatti al nostro servizio, per episodi di omofobia. E molti di questi episodi sono visti come divertenti dagli aggressori anche in casi di violenza. Quanto accaduto non ha nulla di divertente. Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata. Richiediamo alla Sindaca Raggi di revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare. I ristoranti sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite. Inoltre, invitiamo sin da subito tutti i cittadini e turisti a boicottare tale ristorante”.

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