Tangenti in ospedale, quattro medici a processo

I medici avrebbero sponsorizzato l'ingresso negli ospedali dove lavoravano di macchinari prodotti dall'azienda di Tommaso Brenicci

Sala operatoria
© LAPRESSE-Z6910/_Waltraud Grubitzsch

MILANO – Tangenti nel mondo della sanità, giudizio immediato per Carmine Cucciniello e Paola Navone. I due medici sono rispettivamente  responsabile Ortopedia correttiva e direttore sanitario del Cto-Pini. Con loro sono finiti a processo anche Carlo Luca Romanò e Lorenzo Drago, il primo al vertice del Laboratorio analisi e il secondo guida dell’unità di Chirurgia ricostruttiva del Galeazzi. La prima udienza, per i 4 imputati, inizierà il prossimo 7 novembre dinanzi al tribunale di Milano. Gli imputati avranno due settimane per chiedere di essere giudicati con riti alternativi, evitando così il dibattimento.

L’accusa

Per la Procura l’inchiesta a carico dei quattro medici aveva raccolto prove sufficienti ed evidenti a punto tale da considerare superflua una possibile udienza preliminare. E la richiesta di far iniziare subito il processo (avanzata dai pm Letizia Mannella ed Eugenio Fusco), infatti, è stata accolta dal gip Teresa De Pascale. Secondo gli inquirenti i medici avrebbero sponsorizzato l’acquisito da parte degli ospedali dove lavorano di macchinari ortopedici prodotti da una società di Tommaso Brenicci. In cambio avrebbero ricevuto denaro e altre utilità imprenditore. La posizione del business-man è stata stralciata dai giudici.

Il patteggiamento

Tra gli artefici che hanno fatto sbarcare i macchinari di Brenicci prima al Galeazzi e poi al Pini è stato Giorgio Maria Calori, socio dell’imprenditore in altre azienda. Il professionista, però, a differenza degli altri imputati ha scelto di patteggiare incassando 2 anni e 10 mesi di reclusione.

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