WASHINGTON – Quando sembrava che fra Trump e Kim Jong-Un potesse filare tutto liscio, ecco che viene fuori qualcosa che potrebbe rovinare tutto. Gli equilibri, raggiunti con fatia, tra Usa, Corea del Nord e Onu, ora rischiano di saltare definitivamente. Secondo gli esperti della Casa Bianca, Pyongyang starebbe infatti continuando a portare avanti il suo programma nucleare, contravvenendo alle sanzioni imposte dall’Unione Europea.
Le accuse del team di Trump
Ieri, la squadra che affianca il presidente americano, ha presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite un rapporto contenente le accuse contro la Corea. Il paese asiatico, come si legge nel testo, “non ha messo fine al suo programma missilistico e nucleare“. Se questa notizia venisse confermata, vorrebbe dire che Jong-Un continua a violare le sanzioni imposte dall’Onu.
Tra le violazioni che la Corea starebbe ancora effettuando si parla nel dettaglio di “un ingente aumento nei trasferimenti illegali di petrolio da nave a nave“. Il rapporto dice inoltre che la Corea “ha provato a fornire armi leggere e altro equipaggiamento militare attraverso intermediari stranieri“. Ne avrebbero beneficiato la Libia, lo Yemen e il Sudan.
Mike Pompeo chiede all’Onu pressioni sulla Corea
Mike Pompeo, Segretario di Stato degli Stati Uniti, ha invitato la comunità internazionale a non allentare la pressione delle sanzioni su Pyongyang.
La richiesta di Pompeo non è piaciuta al suo omologo coreano, il ministro degli Esteri della Corea del Nord, Ri Yong Ho, che ha criticato la presa di posizione del braccio destro di Trump. Nonostante le “misure di buona volontà” adottate dal paese, gli Stati Uniti stanno comunque “alzando la voce per mantenere le sanzioni contro la Corea del Nord“. Lo ha detto Ri Yong Ho a Singapore, nel corso di un forum sulla sicurezza.