Indonesia, nuovo violento sisma sull’isola di Lombok. Cresce il bilancio delle vittime

Scongiurato il rischio tsunami, ma nei prossimi giorni il numero dei morti potrebbe crescere in maniera significativa

Terremoto in Indonesia (foto Lapresse)

GIACARTA – Non c’è tregua per Lombok. L’isola dell’Indonesia devastata dal sisma dei giorni scorsi, è tornata ancora una volta a tremare. E’ di magnitudo 5.9 la nuova scossa che si è registrata poche ore fa e che ha gettato di nuovo nel panico i suoi abitanti. Si tratta della terza forte scossa in poco più di una settimana.

Indonesia, una nuova, violenta scossa

Lo ha reso noto l’Istituto geofisico americano. Di parere diverso l’agenzia geologica indonesiana, secondo la quale il sisma ha registrato invece una magnitudo 6.2.
L’agenzia scongiura anche l’allarme di uno tsunami, dal momento che il nuovo terremoto “non ha il potenziale di provocare uno tsunami“.
Il terremoto si è verificato alle 12.25 locali. Il suo epicentro si trovava a 6 chilometri a nord-ovest del distretto di Lombok settentrionale, a una profondità di 12 chilometri.
Sono scosse di assestamento quelle che si stanno verificando ora dopo ora in Indonesia. Dopo il devastante terremoto di domenica, le agenzie sismiche ne hanno contate in tutto 355 .

Il bilancio dei morti continua a salire

L’isola è in ginocchio. Terrore e distruzione regnano, e i soccorsi non bastano per la quantità di persone che necessita di aiuti. Gli sfollati sono oltre 156.000. Persino il numero dei morti è incerto. Ieri le autorità locali e l’esercito di Lombok aveva alzato il bilancio delle vittime a 381.
Le vittime ufficiali, però, sono 168. “Ci stiamo coordinando con il comando militare locale in modo che le cifre corrispondano“, ha detto il portavoce della protezione civile Sutopo Nugrohodopo. “I dati sulle vittime devono includere nomi, età, sesso e indirizzi per la verifica. I nostri dati sono ufficiali“, ha concluso.
Migliaia sono però i feriti in cura negli ospedali del paese. Secondo l’Agenzia nazionale per la gestione dei disastri sono 1.447 le persone in cura.
Il bilancio, avverte Nugrohodopo, potrebbe perciò aggravarsi “in modo significativo“.
La maggior parte delle vittime ha perso la vita a Kayangan, sul lato nord dell’isola.

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