CASERTA – Diffamazione, condannato Roberto Saviano, l’autore di Gomorra. Ad emettere il verdetto è stato Angelo Claudio Ricciardi, giudice della prima sezione civile del tribunale di Milano.
La mancata rettifica
Stando a quanto stabilito dal verdetto, e riportato dalle agenzie di stampa, lo scrittore casertano nonostante la precedente sentenza non ha rettificato il passaggio del libro ‘Gomorra’ nel quale veniva tirato in ballo Vincenzo Boccolato.
Il business-man incensurato e originario di Mondragone, ma che da anni vive all’estero, nel romanzo veniva indicato come un componente di una cosca camorristica con un ruolo nel traffico di stupefacenti. L’autore e la Mondadori Libri, la casa editrice che si è occupato della pubblicazione del volume, dovranno pagare 15mila euro in solido all’imprenditore.
La prima condanna
Boccolato era già stato risarcito (incassando 30mila euro) per essere stato diffamato. Il verdetto fu emesso dalla Corte d’Appello di Milano nel giugno del 2014. A Saviano e alla Mondadori in sostanza è stato contestato l’aver scelto di continuare a stampare la stessa edizione del bestseller senza eliminare le espressioni dedicate all’imprenditore già ritenute diffamatorie dal tribunale.
“Il nuovo illecito”
La prima sezione civile del palazzo di giustizia milanese ha considerato la condotta come “un nuovo illecito diffamatorio”. Avrebbero dovuto adottare le precauzioni tese a “tutelare la reputazione di Boccolato” . In che modo? Eliminando le frasi che avevano leso l’imprenditore o informando i lettori con una nota a margine della precedente condanna.
Boccolato è rappresentato dai legali Alessandro Santoro, SandraSalvigni e Daniela Mirabile. Il provvedimento che ha condannato Saviano e la Mondadori Libri a versare 15mila euro all’imprenditore è stato depositato quattro giorni fa.