Coree, a settembre summit tra i leader di Nord e Sud a Pyongyang

Si tratterebbe della prima visita di questo tipo da oltre un decennio

A pedestrian walks past a screen displaying live news of the Inter-Korean summit meeting between North Korean leader Kim Jong-Un and South Korean President Moon Jae-In, in Tokyo on April 27, 2018. North Korean leader Kim Jong Un and the South's President Moon Jae-in shook hands on April 27 over the Military Demarcation Line that divides their countries in a gesture laden with symbolism ahead of a historic summit. / AFP PHOTO / Toshifumi KITAMURA

SEUL (LaPresse/AFP) – Meeting tra le due Coree. Un vertice fra Corea del Nord e Corea del Sud è previsto a Pyongyang a settembre. Dopo i colloqui di alto livello svoltisi oggi nella Zona demilitarizzata che separa la penisola. Le due parti “hanno concordato all’incontro di tenere un summit Sud-Nord a Pyongyang a settembre”. Lo ha fatto sapere una nota congiunta, che non fornisce una data per il futuro vertice.

La prima visita da oltre un decennio

Se il presidente sudcoreano Moon Jae-in andasse nella capitale del Nord, si tratterebbe della prima visita di questo tipo da oltre un decennio. Nonostante il ravvicinamento, le sanzioni internazionali contro Pyongyang per i suoi programmi nucleari e missilistici hanno ostacolato la ripresa della collaborazione economica tra i due Paesi. Mentre piccoli progressi sono stati fatti sulla questione della denuclearizzazione del Nord.

“Il summit di settembre può essere interpretato come strategia della Corea del Nord per trovare una svolta nei suoi colloqui in stallo con gli Usa”. Lo ha commentato l’analista dell’Asan Institute of Policy Studies, Myong-hyun. Moon e il leader nordcoreano Kim Jong-un, nello storico primo summit a Panmunjom ad aprile, hanno concordato che il presidente sudcoreano avrebbe visitato Pyongyang in autunno.

I precedenti

Il primo capo di Stato di Seul a visitare la capitale nordcoreana fu Kim Dae-jung, che nel 2000 incontrò il padre dell’attuale leader e suo predecessore, Kim Jong Il. E poi ottenne il premio Nobel per la pace, anche per gli sforzi nella riconciliazione intracoreana. Pyongyang ospitò un secondo summit intracoreano nel 2007. Quando il presidente Roh Moo-hyun incontrò Kim Jong Il. Le relazioni in seguito si deteriorarono, con il Nord impegnato nella corsa alle armi nucleari e il Sud sotto governo conservatore.

I colloqui di alto livello sul lato settentrionale del villaggio di Panmunjom erano stati proposti dal Nord la scorsa settimana, nel contesto delle tensioni con gli Usa. Il vertice di settembre si terrà probabilmente dopo il 70esimo anniversario della fondazione della Corea del Nord. Il 9 settembre, secondo l’ufficio presidenziale di Seul. Pyongyang in precedenza ha celebrato in grande l’occasione. Con parate militari o giochi di massa con migliaia di persone impegnate in coreografie acrobatiche.

Un riavvicinamento tra le due Coree

Il riavvicinamento tra le due Coree è iniziato quest’anno in vista delle Olimpiadi invernali nel Sud. Ed è proseguito con l’incontro tra Kim e il presidente americano Donald Trump a Singapore a giugno. Gli incontri transfrontalieri sono proseguiti da allora. Mentre i due Paesi intendono organizzare riunioni tra le famiglie separate dalla guerra la prossima settimana, per la prima volta in tre anni.

Tuttavia, mentre Trump ha descritto il proprio vertice con Kim come una svolta storica, il Nord ha criticato Washington per il suo atteggiamento da “gangster” nella sua richiesta di disarmo completo, verificabile e irreversibile. Gli Usa hanno intanto chiesto alla comunità internazionale di mantenere le sanzioni su Pyongyang, mentre il Sud ha scoperto tre compagnie nazionali che importavano carbone e ferro dal Nord violando le regole.

La parola agli esperti

Secondo gli esperti, Moon potrebbe tentare di agire da mediatore tra Usa e Corea del Nord, dopo aver ‘salvato’ l’incontro di Singapore che Trump aveva improvvisamente cancellato. “Stanno tentando di mandare un messaggio all’esterno, dicendo che il dialogo Nord-Sud è stabilito e sarà mantenuto a prescindere dall’esito dei colloqui Nord Corea-Usa”, afferma l’analista Go. “Che sia vero è dubbio, ma stanno cercando di fare indirettamente pressione sugli Usa, soprattutto sulle sanzioni”, ha proseguito.

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