PARIGI – Due vittime e un’altra persona gravemente ferita. E’ questo il bilancio dell’attentato verificatosi a Trappes, cittadina di poco più di 30mila abitanti a circa 30 chilometri da Parigi.
La dinamica ricostruita dalle forze dell’ordine
Protagonista un uomo, secondo le prime indiscrezioni già condannato in passato per apologia di terrorismo, che ha colpito con un coltello le vittima. Scaraventandosi poi su un’altra persona prima che arrivassero le forze dell’ordine che intanto erano state chiamate dai presenti. La polizia, giunta subito dopo, si è messa sulle tracce dell’uomo ed è poi riuscita a neutralizzarlo. L’attentatore, secondo fonti ufficiali, sarebbe morto poco più tardi in seguito alle ferite riportate.
La rivendicazione dell’Isis
La Francia, dunque, nuovamente colpita. Nessuna bomba, nessun camion come si ricorda nelle stragi passate. Ma un uomo come tanti, armato di un coltello il quale avrebbe agito gridando “Allah Akbar”. Un marchio di fabbrica, dunque, una storica formula religiosa che è diventata da diversi anni a questa parte inconfondibile ‘stemma’ di attentati terroristici. E infatti puntuale è arrivata la rivendicazione dell’Isis che si è dunque attribuita la paternità dell’accaduto. A conferma di quanto si temeva, dunque, non è stato il gesto singolo di un folle ma un attacco programmato, voluto, studiato.
Il messaggio audio dell’Isis della giornata di ieri
Che ha fatto seguito a quanto avvenuto già nella giornata di ieri. In quell’occasione, infatti, era stato diffuso un messaggio audio da parte del leader Abu Bakr al Baghdadi. Messaggio giudicato assolutamente autentico e probabilmente registrato nelle scorse settimane. Uno come tanti altri apparentemente, un invito alla strage, alle bombe, agli attacchi. Un’esortazione del leader islamico nei confronti di militanti e dei suoi seguaci a continuare ad attaccare senza sosta sia l’Europa che gli Stati Uniti. La paura è tornata, dunque, e forse non se n’è mai realmente andata. Come questi artefici del terrore vogliono in un turbine che difficilmente riuscirà ad avere fine.