JESOLO – Trovato l’orco che avrebbe stuprato la scorsa notte una 15enne friulana sulla spiaggia di Jesolo. Si tratta di Mohammed Gueye: il 25enne senegalese è stato fermato dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale.
La ricostruzione e l’arresto
Sarebbe lui il giovane che aveva avvicinato e conosciuto la ragazzina in un locale della movida di Jesolo appartandosi con lei nella zona dell’arenile. Una serata passata in discoteca con gli amici, poi la voglia di ‘trasgredire’ forse.
La 15enne era stata accompagnata in ospedale dai soccorsi chiamati dai suoi amici. Da alcune l’avevano persa di vista, poi sono riusciti a ritrovarla: ma era sotto choc.
L’indagine è iniziata subito dopo l’arrivo della giovane presso il nosocomio. Sono stati gli agenti della squadra mobile di Venezia ad indagare sull’accaduto una volta accertata la violenza.
Le indagini, l’arresto
Hanno iniziato a setacciare la zona, provando a trovare testimonianze sull’accaduto, seguendo in primis la descrizione dell’uomo fornita dalla vittima. Tutto questo ha permesso alle forze dell’ordine di rintracciare a Mestre il 25enne che intanto, sapendo evidentemente di essere braccato dalla polizia, aveva trovato rifugio all’interno di una struttura ricettiva. È stato dunque bloccato e condotto nel carcere di Santa Maria Maggiore.
La reazione di Matteo Salvini
Immediata la reazione del Ministro degli Interni Matteo Salvini che ha espresso soddisfazione per l’arresto del senegalese senza tralasciare una vena polemica: “E’ stato arrestato questa notte – si legge sul profilo ufficiale di Salvini – dalla Polizia di Venezia che ringrazio. Dopo diversi precedenti penali era già stato in passato condannato (inutilmente) a lasciare l’Italia. Ma avendo avuto una bambina da una donna italiana (che brava persona…) questo verme non può essere espulso. Roba da matti!! Con il ‘Decreto Sicurezza’ se un clandestino stupra, ruba, uccide o spaccia, se ne torna a casa subito, senza se e senza ma”.