‘Iovaccino’, 300mila sì a immunizzazioni: “Bambini a scuola protetti non è slogan”

Roma– Quasi 300mila firme per dire sì alle vaccinazioni. ‘Iovaccino’ e le mamme di diversi bimbi immunodepressi consegnano alla politica il frutto del lavoro svolto con la petizione dal titolo ‘Difendiamo tutti i bambini, sì ai vaccini per andare a scuola’.

“A scuola protetti non è uno slogan ma una necessità”

Nel corso di un evento organizzato alla Camera dei deputati, i vertici dell’associazione hanno affidato simbolicamente la scatola con le firme ai rappresentanti delle istituzioni per chiedere al Parlamento di “offrire a tutti i ragazzi la certezza che il loro diritto alla salute venga rispettato”. Perché “andare a scuola protetti non è uno slogan ma una necessità”.

Solo a cura dell’ASL la documentazione ufficiale 

A ricevere il prezioso faldone sono state tre deputate che da sempre si sono battute in favore dell’obbligo di immunizzare i bambini, come Giuditta Pini ed Elena Carnevali del Pd, ma soprattutto l’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, autrice della legge che ha innalzato a 10 il numero dei vaccini obbligatori, introducendo come requisito per l’accesso a materne e nidi la documentazione ufficiale delle Asl.

Su emendamento, dietrofront in commissione

Un emendamento al decreto Milleproroghe a firma di Paola Taverna (M5S) e Sonia Fregolent (Lega), votato dalla maggioranza al Senato prima della pausa estiva, ha rimandato però questo criterio al prossimo anno. Nel passaggio alla Camera pentastellati e Carroccio sembravano intenzionati a rimuovere questa dilazione, ma alla fine c’è stato un dietrofront proprio al momento del voto in commissione.

“La proroga scarica la responsabilità senza garantire sicurezza”

La leader di Civica popolare ha ribadito che “l’intento della mia legge era proprio quella di affidare questa responsabilità alle istituzioni, come è giusto che sia“.

‘Iovaccino’, errore sospendere l’obbligo 

L’immagine delle istituzioni sarebbe fortemente compromessa, aumentando la sfiducia dei genitori” e “a farne le spese sarebbero le persone più fragili”, l’associazione chiede alla politica “di approntare al più presto un piano comunicativo per diffondere capillarmente la corretta informazione sui vaccini e la loro importanza”.

Maggiori fondi per diffondere informazioni 

Un appello condiviso dalla parlamentare dem Pini: “Ai genitori che non sono convinti consigliamo di ascoltare i pediatri dei loro figli e di informarsi“, mentre “al governo chiediamo che aumenti i fondi per diffondere informazioni sul tema, senza favorire chi vuole aggirare la norma sui vaccini”.

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