Cinema, 21 film italiani in lizza: solo uno sarà proposto all’Academy

'Sulla mia pelle' di Alessio Cremonini è tra i più acclamati

John Bailey speaks at the Foreign Language Film Oscar nominees reception sponsored by the Academy of Motion Picture Arts and Sciences in Beverly Hills, California, on March 2, 2018. / AFP PHOTO / ANGELA WEISS

MILANO (LaPresse) – Ventun titoli per un posto solo. E’ iniziata la lunga maratona che porterà alla cerimonia degli Oscar del 24 febbraio 2019. Gli italiani desiderosi di provare a candidarsi per ottenere la possibilità di entrare nell’Olimpo dell’Academy hanno inviato la loro candidatura, che verrà ora valutata dall’Anica. Sarà infatti l’Associazione a decidere, dopo essersi riunita il 25 settembre, quale fra le pellicole di casa nostra sarà la più meritevole per trovare uno spazio in territorio americano fra i lungometraggi in lingua straniera.

Le possibilità del Cinema italiano

I 21 film candidati spaziano davvero in ogni genere. Il primo a saltare agli occhi è ‘Sulla mia pelle’ di Alessio Cremonini: la trasposizione dell’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi è stata acclamata alla Mostra del Cinema di Venezia e ha fatto discutere per la sua proiezione, in contemporanea, nelle sale e su Netflix.

Impossibile, poi, non tenere in considerazione la magistrale interpretazione di Alessandro Borghi. Un’altra pellicola drammatica, a lungo sotto i riflettori, è Dogman, di Matteo Garrone. Ma c’è spazio anche per la commedia pura, con ‘Come un gatto in tangenziale’ interpretato da Paola Cortellesi.

Nomi illustri

Tanti i nomi illustri, fra cui Gabriele Muccino (‘A casa tutti bene’), Alice Rohrwacher (‘Lazzaro felice’), Ferzan Ozpetek (‘Napoli velata’) e Paolo Genovese (‘The place’). Completano la lista Amatucci, Franchi, Formisano, Lendaro, Termine, Albertini, Giordana, Falaschi, Carrisi, Torre, Quatriglio, Andò, D’Innocenzo e Randi.

Fra questi 21, l’Anica sceglierà un nome da proporre all’Academy che dovrà decidere se inserirlo o no nella shortlist per il Miglior film straniero. L’anno scorso ad ‘A ciambra’ di Jonas Carpignano non andò bene, ma fra questi titoli alcuni sembrano avere buone chance di essere presi in considerazione.

di Chiara Troiano

 

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