Milano (AWE/LaPresse) – “Voglio continuare il dialogo con le autorità italiane, dicendo ancora una volta che rispettare le regole non è una cosa che fanno per noi ma per loro, perché quando un Paese si indebita si impoverisce”. Lo afferma il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, in un’intervista a Bfm Tv e Rmc Info.
“Se gli italiani continuano a indebitarsi – afferma ancora il commissario – cosa succede? Succede che a un certo momento il tasso di interesse aumenta, il servizio del debito diventa più esigente. E quindi ogni euro viene destinato al riborso del debito”. Secondo Moscovici “bisogna che gli italiani non si sbaglino destinando un euro in meno per le autostrade, un euro in meno per l’istruzione, un euro in meno per la giustizia sociale. Quando si è indebitati si è incatenati e non si può agire. Non c’è più margine per i servizi pubblici”.
Il commissario Ue per gli Affari Economici avverte gli italiani
“Non è il burocrate di Bruxelles che parla. Sono convinto che non è nell’interesse dell’Italia e degli italiani indebitarsi”, spiaga ancora il commissario di origine francese, che ribadisce: “Alla fine è sempre il popolo che paga”.
“Le sanzioni sono teoricamente possibili perché sono previste dai trattati, ma io non sono nello spirito delle sanzioni, non lo sono mai stato”. Lo afferma il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, in un’intervista a Bfm Tv e Rmc Info. “Farò in modo che nel mio dialogo con le autorità italiane, che inizierà da ora, si garantisca che l’Italia sia in grado di rimanere nello spirito comune” europeo, continua il commissario, sottolineando che “le regole hanno un obiettivo comune sia per l’Italia, sia per la Francia, sia per l’intera zona euro: se il debito pubblico aumenta, in quel momento, creiamo una situazione di instabilità”.