MILANO – Apertura in calo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni con una perdita dello 0,11% a 20.713 punti. Lo spread a 279 punti, in calo rispetto ai 283 della chiusura di ieri, dà fiato alle banche, che in Piazza Affari sono in crescita (+0,75 il Ftse di comparto). Salgono di più le piccole, con Carige che guadagna l’1,6% e Mps l’1,8%, ma anche per le grandi prevalgono gli acquisti: Banco Bpm cresce dell’1,5%, Intesa dello 0,8%, Ubi dello 0,4%, Unicredit dello 0,37%. Ancora sotto pressione Pirelli (-4,6%), dopo la scadenza degli impegni di lock-up (cioè a non vendere) assunti da Camfin e per un downgrade di Ubs. Con l’interessamento di Salini Impregilo, che ha invertito la rotta e sale dello 0,3%, continua il boom di Astaldi (+8,5%).
Borse europee
Anch’esse in rosso, con Parigi che cede lo 0,8%, Francoforte e Londra lo 0,7%, Madrid e Milano lo 0,5%. L’euro è in calo e vale 1,149 dollari, contro l’1,15 di ieri dopo la chiusura di Wall street.
Borse asiatiche
Ancora sotto pressione, nonostante la chiusura positiva di Wall Street, spinta dai dati positivi su lavoro e sul settore dei servizi. A pesare sui mercati sono ancora i rischi legati alla guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina. Tokyo ha chiuso in calo dello 0,56%, con gli investitori che hanno fatto scattare le prese di profitto dopo i recenti rialzi. Sul mercato valutario lo yen è poco variato sul dollaro a 114,30,e sulla moneta unica a un valore di 131,20. Chiusi per festività i listini cinesi.
Hong Kong cede l’1,8%. Male anche Seul, in calo dell’1,5%, e Mumbai (-0,43%), mentre Sidney guadagna lo 0,46%. I futures indicano aperture al ribasso sia per i listini del Vecchio Continente sia per Wall Street. Fra i dati attesi in giornata, quelli americani sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, sugli ordinativi industriali e di b