ROMA – Legge Cronache di Caserta, Matteo Salvini. Questa mattina il vicepremier ha sfogliato il quotidiano di Terra di Lavoro e si è soffermato sul brano scritto da Leonardo Crocetta.
Il cronista ha riportato le dichiarazioni dei residenti e dei commercianti della città della Reggia. Uomini, donne, ragazzi e anziani hanno raccontato le loro preoccupazioni per l’aumento della microcriminalità: dallo spaccio di stupefacenti ai furti nelle abitazioni, dalle rapine alla movida selvaggia.
La risposta di Salvini
Il ministro dell’Interno si è sentito chiamato in causa. Soprattutto in un passaggio dell’articolo. “La città in cui viviamo non viene tenuta in debita considerazione – hanno detto gli intervistati a Crocetta. – La nostra sicurezza non sembra essere una priorità per chi ci governa”.
I casertani non hanno preso bene la mancata richiesta di altri agenti di polizia rispetto al piano nazionale, da parte delle istituzioni locali. Il capo del Viminale ha accordato l’invio di rinforzi nella provincia di Napoli. Caserta non rientrerebbe in quel piano. Nonostante l’aumento degli episodi criminosi.
Salvini, però, ha altri progetti per assicurare una maggiore presenza delle forze dell’ordine in Terra di Lavoro. Ha preso quindi carta e penna per rispondere personalmente all’articolo e annunciare le prossime misure che, assicura, rappresenteranno una risposta concreta alle preoccupazioni dei casertani. Domani, in edicola, l’approfondimento sulle parole del ministro dell’Interno.
L’ARTICOLO PUBBLICATO OGGI DA CRONACHE DI CASERTA CHE HA PROVOCATO LA RISPOSTA DEL MINISTRO MATTEO SALVINI
di Leonardo Crocetta
CASERTA – “La città in cui viviamo non viene mai considerata: la nostra sicurezza non sembra essere una priorità per i nostri governanti” i cittadini casertani non hanno preso bene la mancata richiesta di altri agenti rispetto al piano nazionale. Il ministro Matteo Salvini ha deciso per l’invio di rinforzi nella provincia di Napoli. Il sindaco Luigi De Magistris ha insistito per avere altri agenti, ottenendone più del doppio rispetto alle previsioni. Nulla invece per Terra di Lavoro, che non ha avanzato richieste. E che in un momento di recrudescenza di micro e macro criminalità rimane abbandonata nelle mani della delinquenza.
L’emergenza sicurezza è di certo uno dei problemi più sentiti dai residenti del capoluogo. Basta ascoltare le loro dichiarazioni per capire, al di là di qualsiasi ragionevole dubbio, quanto sia forte la preoccupazione. La differenza però tra le due province, quella partenopea e quella di Terra di Lavoro non è di poco conto, come sottolinea Salvatore Santangelo: “I rinforzi della polizia sono sempre i benvenuti, fintanto che sono necessari. E a Caserta ce ne sarebbe bisogno. Non tanto però come quanto a Napoli. Lì la criticità è ben più grave. Ma se consideriamo le province delle due città, è quella casertana a soffrire maggiormente per la criminalità capillare. Meno rumorosa ma altrettanto dannosa”.
“La sicurezza dei cittadini è una questione prioritaria – dice infatti Viviana Casella – Escludere Caserta significa non dare nuova linfa alle forze dell’ordine che, come sappiamo, hanno una costante carenza di mezzi”. Anche Elisabetta Mariano si dimostra indignata dall’esclusione ministeriale: “Caserta necessiterebbe di controlli quanto le altre città. Anche noi abbiamo bambini che vanno a scuola. Sia gli anziani che gli adolescenti avrebbero il sacrosanto diritto di sentirsi al sicuro. Ma è sempre la politica locale che dovrebbe sollecitare aiuti”.
I CITTADINI INTERVISTATI DA CRONACHE DI CASERTA
“Concentrarsi sul problema della sicurezza è giusto – dice Monica – Bisogna prendere provvedimenti. Caserta è diventata invivibile. In particolare durante il fine sett
imana. Botte, accoltellamenti e risse: siamo alla mercé di chi delinque e degli irregolari. Sono rimasta delusa da questa ‘omissione’. I nostri figli non sono al sicuro”. Dello stesso parere il coniuge Enzo, che sottolinea: “Il primo cittadino e il questore dovrebbero intervenire, per chiedere un aumento della presenza delle forze dell’ordine. Le istituzioni sono però invisibili”.Non tutti però si dimostrano altrettanto preoccupati.
“Nella nostra città c’è un problema di microcriminalità, soprattutto nell’ar
ea della movida – dicono infatti Pasquale, Carmine e Marco – Molti giovani si danno all’alcol e in quei casi sono necessari i controlli. Si tratta però di una situazione confinata nel centro storico. Nel resto della città la criticità non è altrettanto grave”. Simile l’opinione di Pasquale Malatesta. “La sicurezza è una delle tipiche problematiche del Sud Italia – sono le sue parole – Ma le città più piccole come la nostra non vengono considerate tanto come quelle grandi. Non ritengo che a Caserta, a differenza di Napoli, ci sia però necessità immediata di un aumento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio”.