Il maltempo non da tregua Costa: “Se servirà chiederò i fondi alla Banca europea”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto il ministro dell'Ambiente Sergio Costa

Milano – Non da tregua il maltempo che sta flagellando l’Italia nelle ultime settimane. E’ di nuovo allerta in diverse regioni del Nord, dal Veneto al Piemonte. Il Po è esondato anche in centro a Torino.

In Liguria, una tromba marina ha sfiorato il porto di Genova senza però toccare terra

Una situazione senza precedenti, che ha portato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a dire che, se dovesse servire, è pronto a chiedere fondi alla Banca europea per gli investimenti per far fronte all’emergenza idrogeologica, come aveva in programma di fare anche il governo Gentiloni.

I progetti finalmente stanno uscendo – ha rassicurato Costa, ospite di Matrix – anche in larga misura, e i soldi ci sono. Poi, se non bastassero, andremo a prendere altri fondi in Europa come i denari della Banca europea per gli investimenti. A quelli io non ho detto di no – ha spiegato – ma ho semplicemente detto che avrei finanziato solo quello che è progettato“.

Vento e pioggia continuano a sferzate al Penisola, da Nord a Sud

In Lazio è stata emanata dalla Protezione Civile l’allerta gialla per i temporali. Allerta per la piena del Po a Torino, dove sono state chiuse per precauzione le attività socio ricreative e le i percorsi ciclabili lungo i fiumi tra corso Regina Margherita e Moncalieri.

Nel Torinese, due canoisti sono stati salvati dai vigili del fuoco a Traversella

Stavano scendendo il torrente Chiusella quando la loro imbarcazione, vicino al Ponte Prelle, tra Inverso e Traversella, si è ribaltata.

A Milano allerta arancione per le possibili esondazioni di Seveso e Lambro

Non è ancora finito lo stato di criticità idraulica e idrogeologica anche in Veneto. E’ allerta arancione nel bacino idrografico Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige. Sotto particolare osservazione rimangono tre importanti frane: quella del Tessina, a Chies d’Alpago, della Busa del Cristo, a Perarolo di Cadore, e del Rotolon, nel comune di Recoaro in provincia di Vicenza.

Per evitare nuove frane, in Veneto due enormi massi di 20 metri cubi ciascuno, precipitati l’uno in un torrente e l’altro su una strada a causa del maltempo, sono stati fatti brillare dai tecnici del Soccorso Alpino e speleologico gli specialisti del Soccorso alpino. Mentre ad Asiago presto entreranno in attività i droni per cercare di capire come far fronte alla strage di alberi sull’altipiano.

Situazione critica anche in provincia di Bergamo

Resterà chiusa almeno fino a venerdì la provinciale 27 della valle Serina da lunedì alle 14 per una frana. Emergenza anche a Verbania, dove mercoledì si svolgerà una riunione per fare il punto sull’interruzione della strada statale del lago Maggiore chiusa da questa mattina a causa di una frana quasi all’altezza dei castelli di Cannero. In Puglia invece a crollare è stato un tratto dell’acquedotto del Triglio, sulla strada provinciale Taranto-Statte. A cedere è stata una delle parti emerse della struttura, che è lunga circa otto chilometri. Il crollo ha interessato la parte centrale, in corrispondenza dello stabilimento Ilva ma fortunatamente non ci sono stati feriti.

A Palermo mercoledì resteranno le scuole chiuse a causa del razionamento dell’acqua

Nel frattempo, in molte località si fanno ancora i conti con i danni provocati nei giorni scorsi da piogge, vento e esondazioni. Mentre oggi si sono svolti i funerali delle nove vittime di Casteldaccia, risulta ancora dispero il pediatra Giuseppe Liotta, travolto mentre andava a lavorare in ospedale. Secondo Confagricoltura, ammontano a oltre 2 miliardi i danni al settore agricolo e forestale. Solo in Toscana il governatore Enrico Rossi ha già annunciato che chiederà 5 milioni di euro al Consiglio regionale per far fronte alle conseguenze del maltempo.

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