Asteroide Oumuamua, Harvard: “Potrebbe trattarsi di una nave spaziale aliena”

La sua scoperta era il frutto delle osservazioni del telescopio Pan-Starrs 1 alle Hawaii

(150326) -- WASHINGTON, March 26, 2015 (Xinhua) -- Modeled image released by U.S. space agency NASA shows a spacecraft capturing a boulder from a larger asteroid. NASA announced on March 25, 2015 that it has chosen to capture a boulder from a larger asteroid rather than move a single smaller asteroid for its ambitious Asteroid Redirect Mission (ARM) that will test capabilities needed for future human expeditions to Mars. (Xinhua)

HARVARD – E’ stato soprannominato Oumuamua l’asteroide protagonista di un appassionato dibattito che tiene con il fiato sospeso il mondo scientifico. Una parola scelta non a caso, dal momento che nel linguaggio hawaiano significa “oggetto arrivato dallo spazio profondo“. Transitato nell’ottobre 2017 per un breve e velocissimo lasso di tempo nel sistema solare, Oumuamua ha una forma così strana che gli esperti non riescono a mettersi d’accordo circa la sua provenienza.

Oumuamua, la teoria di Harvard

Lo scorso settembre la rivista scientifica Astrophysical Journal ha accettato di pubblicare un documento curato da Abraham Loeb, professore di astronomia all’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics a Boston e dal suo dottorato Shmuel Bialy. In questo paper si ipotizza che Oumuamua sia un oggetto artificiale. Per la precisione, per i due studiosi si tratterebbe di una vela solare, un pezzo rimasto da un equipaggiamento tecnologicamente avanzato. Per sostenere la loro ipotesi, Loeb e Bialy fanno riferimento sia alla strana forma dell’asteroide, oblunga e piatta, sia alla sua straordinaria velocità. Sono 313.600 i chilometri orari a cui Oumuamua viaggia.

Invasione di alieni?

Appena era stato avvistato l’oggetto cosmico era stato descritto come una cometa o un asteroide. Dal suo corpo, però, non sono emessi gas di alcun genere. Per questo motivo l’idea della cometa in parte cadeva. Le osservazioni spettroscopiche lo descrivono come un oggetto oscuro. Non è finita qui. Per far quadrare i conti della loro ipotesi, i due scienziati precisano che la vela solare potrebbe essere stata rivestita da polvere interstellare. Opera di alieni? Chi lo sa. Gli autori della ricerca precisano che le loro spiegazioni non vogliono suffragare l’esistenza degli alieni. Quel che è certo, è che la fantasia, anche quella degli scienziati, non ha limiti.

Alan Jackson, del Centro di scienze planetarie dell’Università di Toronto-Scarborough, si è dichiarato contrario alla teoria di Harvard. Per lui, si potrebbe trattare di un corpo sfuggito a una coppia di stelle intorno alle quali ruotava. Una spiegazione sicuramente molto meno avvincente.

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