FORLÌ – Indagata Selene Ticchi D’Urso. È questa la decisione della procura di Forlì dopo le immagini ormai note di cui si era resa protagonista l’attivista di Forza Nuova. Il 28 ottobre scorso, infatti, la Ticchi D’Urso aveva partecipato ad una manifestazione pubblica, indossando una maglietta con su scritto ‘Auschwitzland’. L’evento era nata con l’intento di rievocare la marcia su Roma a Predappio.
La ‘provocazione’ che gli è valsa l’apertura di un fascicolo a suo nome
E lo aveva fatto mostrandosi a tutti con una maglietta completamente nera (ricordando così il colore fascista) e recante la scritta ‘Auschwitzland’. Peraltro associando la stessa scritta ad un’immagine particolarmente cara ai più piccoli, vale a dire la stessa grafica della Disney. Una manovra che gli era costata poco dopo la sospensione dal partito di Roberto Fiore. Oggi, nei suoi confronti, è stato ufficialmente aperto un fascicolo. È stato il procuratore Maria Teresa Cameli a dare conferma di una notizia che sembrava essere già nell’aria da tempo senza però entrare nel merito. Per questo motivo sull’indagine a suo carico e sul reato che sarebbe stato contestato all’attivista vige ancora lo stretto riserbo.
L’aveva definita ‘humor nero’
La Ticchi D’Urso si era presentata alle amministrative di Budrio in provincia di Bologna con una propria lista di estrema destra denominata ‘Aurora Italiana’. Oggi, però, è finita al centro delle cronache per quella scritta che lei stessa aveva definito ‘humor nero’ e che in realtà ha indignato non poche persone. Una notizia che ha avuto risonanza anche all’estero e di tutt’altro che poco conto. Il riferimento è infatti al Museo di Auschwitz in Polonia che per questo gesto ha deciso di denunciarla. I partigiani dell’Anpi hanno seguito la stessa strada presentando nei giorni scorsi una querela non soltanto nei suoi confronti. Destinatari della denuncia, infatti, anche tutti gli altri attivisti che avevano preso parte alla manifestazione contestata.