RIMINI – E’ l’ennesima storia di maltrattamenti in famiglia. Di violenza di un uomo sulle donne, le sue donne, la moglie e la figlia. La coniuge si è suicidata. Probabilmente a dettare quel gesto estremo proprio le angherie che avrebbe subito dal marito.
I fatti
Era il 20 ottobre scorso quando la 40enne aveva scelto la via più tragica per reagire alle violenze del marito decidendo di farla finita. I soccorsi erano giunti in tempo trovando ancora in vita la donna che, però, sarebbe morta dopo una settimana all’ospedale di Rimini. Una vicenda triste conclusasi grazie ad una sentenza che ha visto scattare le manette per il marito, un 57enne residente in Valconca.
Le denunce di moglie e figlia
Ad accusare dei soprusi subiti era stata a suo tempo proprio la moglie che, prima di suicidarsi, aveva denunciato agli inquirenti i maltrattamenti patiti. Ma non era stata la sola. Le forze dell’ordine avevano infatti raccolto anche l’allarme lanciato dalla figlia che era stata minacciata più volte di morte per aver sostenuto la mamma nella denuncia alle forze dell’ordine. La Procura della Repubblica di Rimini con il sostituto procuratore Paola Bonetti ha chiesto l’arresto per l’uomo concesso dal gip. Sono così scattate le manette. Ora è in carcere in attesa delle decisioni del giudice sulla convalida dell’arresto.
camminata cittadina organizzata dal Comune e dalle associazioni ‘Rompi il Silenzio’ e ‘La Pedivella’, in occasione della ‘Giornata Internazionale contro la violenza alle donne’ è stata dedicata proprio alle vittime di questa vicenda.