PALERMO (LaPresse) – Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del R.O.S. e del comando provinciale di Trapani stanno effettuando delle perquisizioni nei confronti di 25 indagati. Ritenuti, a vario titolo, fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro.
Si cercano fiancheggiatori
Contestualmente, viene poi eseguito il fermo di indiziato di delitto di un esponente di spicco della famiglia di cosa nostra di Mazara del Vallo. Indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale.
Le perquisizioni sono svolte a Castelvetrano, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Custonaci. L’attività vede infatti l’impiego di circa 200 carabinieri. E mira al progressivo depotenziamento dei circuiti di riferimento. E anche il depauperamento delle risorse economiche del sodalizio.
25 perquisizioni e un fermo
Le perquisizioni dei numerosi obiettivi individuati (tra cui abitazioni, proprietà rurali ed esercizi commerciali) hanno già permesso di arrestare in flagranza di reato due degli indagati. Che possedevano pistole illegalmente detenute. E di sequestrare apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni. Nonché copiosa documentazione.
L’uomo fermato è, invece, Matteo Tamburello, esponente di spicco della famiglia di cosa nostra di Mazara del Vallo. E già indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale.