MILANO – Sono oltre 11mila gli sfollati a seguito del devastante tsunami che il 22 dicembre si è abbattuto sull’Indonesia. È quanto riferisce la ong Oxfam, al lavoro in queste ore in una corsa contro il tempo per soccorrere la popolazione colpita. Ciò lanciando un appello di emergenza a donare e ricordando che “sale l’allarme per la possibilità di un nuovo Tsunami, dopo che ieri ci sono state nuove eruzioni, con le zone circostanti ancora immerse nel fumo e nella cenere”. “Le comunità che vivono sulla costa dello Stretto hanno subito gli effetti più devastanti dello tsunami, causato dalle frane sottomarine seguite a un’eruzione ad Anak Krakatau”. Lo scrive l’organizzazione, ricordando il bilancio di oltre 370 morti, 128 dispersi e più di 1.500 feriti. Oxfam è in queste ore sul terreno per portare agli sfollati beni di prima necessità, soprattutto kit e servizi igienico-sanitari, acqua pulita e coperte, e valutare i danni complessivi in accordo con le autorità indonesiane.
e ancora
“Ad appena tre mesi dal terremoto che ha colpito Sulawesi, causando più di 4000 tra morti e dispersi e centinaia di migliaia di sfollati. Dunque le comunità indonesiane sono di nuovo di fronte a un ennesimo mortale disastro”. Lo dice Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia, aggiungendo che “il bilancio delle vittime sembra purtroppo destinato a salire ancora”. E prosegue: “In questo momento i sopravvissuti hanno paura di un nuovo tsunami, mentre cercano notizie dei dispersi. Migliaia di persone sono in campi di fortuna e hanno urgente bisogno di cibo, acqua pulita e servizi igienico-sanitari. Soprattutto donne e bambini. I nostri team, mentre stanno valutando l’entità dei danni, sono già al lavoro, in collaborazione con i nostri partner locali, per soccorrere i sopravvissuti. In questo momento l’aiuto di ciascuno può fare la differenza”.
LaPresse