MILANO – “Chiedo scusa a nome dello Stato. Si doveva fare manutenzione, si doveva controllare meglio“, così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli. Stazione di Pioltello, ore 6.57 in punto: un anno fa a mezzo chilometro dalla stazione il treno regionale 10452 che da Cremona viaggiava verso Milano deragliò. Un incidente tragico in cui morirono tre persone ed altre 46 rimasero ferite. Ad un anno dall’incidente la commemorazione pubblica.
Matterella: giustizia e sicurezza sinonimo di libertà nazionale
Alle 5.32 è salito sul treno il ministro e con lui i comitati di pendolari che hanno organizzato la manifestazione di ricordo. Presenti anche i sindaci di tutta la zona, da Crema a Caravaggio. “La tragedia di Pioltello rappresenta un monito. Esprimo vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a tutti coloro che hanno patito per le conseguenze di un disastro ingiustificabile“, scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera per la commemorazione. “L’accertamento delle responsabilità in sede giudiziaria e la sicurezza della rete di trasporti e l’efficienza del servizio costituiscono parte della qualità della vita, e della libertà stessa, della nostra comunità nazionale. Le garanzie sono affidate alle istituzioni pubbliche, agli organi di controllo e agli operatori, e non possono essere compresse o sacrificate in nome di altre priorità“, conclude.
Sala: questo Paese merita infrastrutture più adeguate
Sono intervenuti anche il sindaco di Milano Beppe Sala e il governatore della Lombardia Fontana. “Oggi non è un giorno di polemiche, sono qui per stare vicino ai parenti delle vittime, da domani proseguirò nel mio impegno perché questo Paese merita infrastrutture più adeguate“, ha affermato afferma Sala. “Da parte mia vi garantisco – ha affermato Fontana – che si farà tutto il possibile perché giornate come questa non si debbano ripetere“.
Toninelli polemizza durante la commemorazione
Ma il tempo per la polemica è stato invece trovato da Toninelli. “La più grande opera in questo Paese è evitare che ci siano altri morti di Stato per incidenti conseguenti alla cattiva manutenzione, mi avrebbe fatto molto piacere vedere Matteo Salvini qui con me a ricordare tre morti di Stato”. Un riferimento implicito alla questione Tav ed una stoccata esplicita sulla presenza del ministro dell’Interno.