Diciotti, Fattori (M5S): “Sì all’autorizzazione contro Salvini”

Per la senatrice dividere le famiglie è senza senso

ROMA – “Se vogliamo essere coerenti con i nostri principi, non possiamo che votare a favore dell’ autorizzazione come abbiamo sempre fatto in passato. Poi come vada come vada”. Lo dice in una intervista al Messaggero la senatrice del M5S Elena Fattori. “Se ci sono altre persone che hanno contribuito al sequestro della nave e rivendicano quella decisione, dovrebbero costituirsi. Se è vero quello che dice Bonafede, è bene che la responsabilità non sia diluita in un generico sostegno del governo al Viminale. Chi pensa di avere responsabilità personali sul caso Diciotti, si faccia avanti” attacca.

“Se Salvini volesse davvero rinunciare all’immunità non avrebbe alcuna necessità di sottoporsi alla valutazione del Senato – spiega – Ad agosto aveva assicurato di voler fare a meno dello scudo. Se adesso si appella all’Aula, evidentemente ha cambiato idea perché pensa di poterne usufruire”. “Un ministro è tenuto a rispettare la legge ancor piu’ che un semplice parlamentare. Viceversa, tutto quello che abbiamo sempre detto contro la casta diverrebbe carta straccia” conclude.

Per la senatrice dividere le famiglie è senza senso

La senatrice del M5S Elena Fattori è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Fattori è considerata dissidente. “Difendo quello che era il programma del M5S e mi ritrovo ad essere considerata dissidente -ha affermato Fattori-. Dissento da Salvini. Siamo nella situazione dei figli divorziati che si ritrovano con un nuovo papà? Io spero ancora che i due genitori tornino insieme e si liberino di questo nuovo papà, sono un po’ la figlia che fa i dispetti per mandare via il nuovo papà. Ancora non so quando decideranno sulla mia posizione nel M5S”.

Non ho capito l’obiettivo di questo messaggio di Capodanno che dice che il mio procedimento è ancora aperto. Non ho la più pallida idea della situazione, c’è un’entità che non si capisce chi è, forse questi probiviri, che decideranno. E’ un po’ surreale. Dicono che passerò al PD? ma dove vado? Io sono da sempre del M5S e porto avanti il programma scritto insieme con i cittadini. Il Pd tra l’altro è defunto”

(LaPresse)

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