Filippine, bombe in cattedrale: uccise 27 persone, oltre 60 feriti

La maggior parte delle vittime erano fedeli e soldati

LAPRESSE / AFP

MANILA – Salgono a 27 le vittime dell’esplosione delle due bombe nella cattedrale del Monte Carmelo nelle Filippine, sull’isola di Jolo. Lo conferma il capo della polizia regionale Graciano Mijares, che ha confermato che i feriti sarebbero almeno 77. La prima esplosione è avvenuta all’interno della chiesa cattolica, mentre si celebrava la messa, ed è stata seguita da una seconda esplosione esterna. La maggior parte delle vittime erano fedeli e soldati. Il portavoce del presidente Rodrigo Duterte ha condannato l’incidente come “atto di terrorismo e omicidio”.

“Perseguiremo fino ai confini della terra gli spietati perpetratori dietro questo crimine vile fino a che ogni assassino sia assicurato alla giustizia e messo dietro le sbarre – ha detto Salvador Panelo -.La legge non darà loro alcuna pietà”.

Almeno 19 morti e oltre 60 i feriti a causa dell’esplosione di due bombe nella cattedrale nelle Filippine, sull’isola di Jolo, mentre si stava svolgendo la messa della domenica.

Appena tre giorni fa l’ultima bomba

Nelle Filippine del nord sarebbero alcuni ribelli comunisti i responsabili dell’attentato in cui sono morti il capo della polizia della città di Rizal, Antonio Rueco, della moglie, e di quattro altri poliziotti. E’ quanto ha riferito la polizia. Due persone sono rimaste ferite. L’attentato è avvenuto ieri: alcune bombe collocate sul ciglio della strada sono esplose al passaggio della pattuglia. Secondo quanto ha riferito il direttore della polizia provinciale di Cagayan, Jose Francisco Villaroman, Rueco ha chiesto aiuto dal suo telefono cellulare subito dopo essere stato colpito. Ma i soccorsi non sono arrivati in tempo per salvarlo. L’attentato arriva una settimana dopo l’accordo per riaprire i colloqui tra il governo e i ribelli comunisti. E provare a porre fine agli scontri, cha vanno avanti da 42 anni e in cui sono già morte circa 120mila persone.

(LaPresse)

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