ROMA – Un primato (uno dei peggiori) finalmente abbandonato. Una maglia nera lasciata ad altri dopo 25 anni di dati indelebili, incontrovertibili, che hanno purtroppo raccontato una verità agghiacciante. Quello della Terra dei fuochi è un fenomeno ancora vivo, ma Campania e Sicilia per numero di roghi tossici ‘ospitati’ non sono più davanti a tutti.
Le parole del comandante Dattilo sulla terra dei fuochi
Lo ha sostenuto in commissione Ecomafie il comandante dei vigili del Fuoco Fabio Dattilo. Negli ultimi 5 anni, infatti, Roma ha scalzato da questo terribile primo posto Napoli eppure, da un’analisi accurata del 2017, il nuovo ‘triangolo della diossina’ sarebbe tra Pavia e Milano.
In questo ampio territorio, infatti, sono avvenuti 5 dei nove peggiori incidenti del 2017 e questo ha ribaltato totalmente il dato delle zone più colpite.
Per 25 anni Napoli, Roma e Palermo erano state le vere e proprie capitali della terra dei fuochi anche se negli ultimi cinque anni la maglia nera è passata a Roma, soprattutto, Reggio Calabria, che condividono ora questo triste primato, ma, come detto, anche Milano.
Il capoluogo lombardo entra di diritto in questa speciale classifica prendendo in esame la densità delle operazioni rispetto all’estensione di questi territori.
Tra i nove interventi ritenuti più rilevanti condotti nel 2017 in seguito a incendi di discariche, depositi di rifiuti e impianti, cinque siano stati eseguiti in Lombardia, due nel milanese e tre in provincia di Pavia.
Stamattina, però, ancora un rogo nella provincia di Napoli
Nonostante questo, però gli episodi non mancano al sud. È di questa mattina la notizia dell’incendio di una fabbrica ad Arzano, nel Napoletano. È avvenuto poco dopo le 7 per cause ancora da stabilire. Nessun ferito ma danni enormi e un’aria diventata irrespirabile in gran parte della provincia a nord di Napoli.