Lega, Cantalamessa a ‘Cronachedi’: “Il Sud non ha bisogno di Tav e altre grandi opere”

Il deputato campano del Carroccio sul rapporto con il Movimento Cinque Stelle al governo: "Litighiamo come marito e moglie"

Gianluca Cantalamessa

NAPOLI – Negli ultimi mesi la Lega è la forza politica che cresce più di tutte le altre nei sondaggi grazie alla forte leadership del vicepremier Matteo Salvini che sembra ‘azzeccarle’ tutte. Aver deciso di togliere la parola Nord dal simbolo originario (con Bossi il partito si chiamava Lega Nord) ha reso il Carroccio una realtà nazionale in crescita anche al Sud. Aver deciso di governare con i 5 Stelle imponendo una linea dura su questioni come l’immigrazione, ha reso la Lega più forte e il Movimento più debole. Le Europee confermeranno la forza di Salvini? A parlarne con Cronache è il deputato leghista campano Gianluca Cantalamessa.
Onorevole, il voto espresso dai pentastellati sulla piattaforma Rousseau è in favore di Salvini. Grazie al M5S non è stata concessa l’autorizzazione a procedere, evitato il processo per la Diciotti. Cosa ne pensa?
“Mi aspettavo questo risultato perché è chiaro che il ministro Salvini si è mosso nell’interesse pubblico e il quesito sulla piattaforma riguardava questo. Eravamo convinti che la maggior parte dei 5 Stelle votasse in favore del vicepremier anche perché sia il premier Conte che il ministro Toninelli hanno dichiarato di aver partecipato a quella decisione politica”.
Questo rinsalda il rapporto con il M5S?
“Sì, noi abbiamo un contratto e ci siamo prefissati di realizzare tante cose, dall’abolizione della Fornero allo stop all’immigrazione, la flat tax e la legittima difesa. Erano i nostri manifesti in campagna elettorale e entro il mese di marzo con l’approvazione della legittima difesa saranno tutte leggi dello Stato. Sugli impegni che avevamo preso, e che stiamo mantenendo, si sta verificando l’avvicinamento dei cittadini che toccano con mano la nostra coerenza e la nostra concretezza. Anche in Campania arriva la nostra azione politica”.
Dipinge un quadro che sembra fatto di rose e fiori, ma all’interno del M5S c’è chi il processo a Salvini lo voleva. C’è una parte di grillini che fa opposizione contrastando la linea del governo su molti punti, dall’immigrazione alla Tav. Questo non rappresenta un problema per voi e per la tenuta del governo?
“Noi non guardiamo all’interno degli altri partiti, non guardiamo in casa dei nostri soci di governo. Cerchiamo di guardare ai problemi della gente e pensiamo solo a quello. Detto questo, è chiaro che ogni partito attraversa vari momenti e ha al suo interno diverse anime”.
Le elezioni Europee si avvicinano a che punto siete con la composizione delle liste?
“Aspettiamo le elezioni in Sardegna, poi ci sarà un consiglio federale che valuterà sia il percorso da fare alle Europee che quello Amministrativo”.
Nel 2020 le Regionali in Campania, prevede un’ulteriore crescita della Lega? Elezioni in solitaria, all’interno del centrodestra o solo con Fdi?
“E’ un discorso prematuro perché credo che la partita più importante per tutti gli italiani siano le Europee e credo che il dato che verrà fuori consacrerà la scelta, che diventa sempre più evidente da Nord a Sud, di chi gli italiani vogliono al governo”.
Qualcuno insinua che tra Lega e M5S c’è stato uno scambio: i pentastellati hanno evitato a Salvini di essere processato e la Lega dovrà cedere e fare un passo indietro sull’autonomia. E’ così?
“Consiglio chi pensa queste cose di bere meno vino”.
Sulla vicenda autonomie e sulle grandi opere pensa che riuscirete a trovare un accordo con i 5 Stelle nonostante i punti di vista opposti?
“Sicuramente troveremo una quadra. E’ chiaro che ci sono posizioni divergenti su alcune cose, ma litigano marito e moglie in una famiglia figuriamoci le forze di governo. Il contratto ci impegna l’uno con l’altro e con i cittadini. Se rimaniamo concentrati sul contratto credo che alla fine di questo governo, che durerà cinque anni, gli italiani vedranno i risultati di una buona politica”.
Si parla molto di Tav, ma al Sud le infrastrutture sono inesistenti. Non crede che così come la Lega si preoccupa di evitare che l’Italia resti isolata dall’Europa dovrebbe preoccuparsi di evitare l’isolamento del Sud dal Nord?
“Pochi giorni fa ho partecipato ad un convegno per la stazione di alta velocità Irpinia e Avellino. Il Sud non ha bisogno di grandi opere”.
Andando a sud della Campania ci sono regioni come la Calabria e la Basilicata dove non solo non c’è l’alta velocità, ma manca la ferrovia, anche in quel caso, non servono grandi opere?
“Questo è un problema che stiamo affrontando, a metà aprile usciremo con un progetto che riguarda il rilancio economico del Paese, con una serie di misure che vorremmo portare avanti. È chiaro che il problema delle infrastrutture al meridione forse resta il problema insieme ai costi dell’energia e all’incertezza del diritto. E’ chiaro che l’azione politica di chi governa deve guardare a tutte queste cose, in un’ ottica diversa rispetto a quanto fatto fino ad oggi con uno Stato assistenzialista che ha affamato i meridionali costringendo i ragazzi a partire”.
In molti continuano a pensare che la Lega resti un partito del Nord e che guardi al sud solo come bacino elettorale. Lei è un leghista del Sud, cosa ne pensa?
“Che parlano i fatti: 920mila ragazzi hanno lasciato il meridione negli ultimi 15 anni quando al governo c’erano partiti che dicevano di avere a cuore le sorti del Mezzogiorno. Evidentemente mentivano visti i risultati. Noi come governo, tra le nostre prime misure c’è quella sulle partite Iva fino a 65mila euro, che al Sud sono almeno 350 mila, che pagheranno le tasse al 15%. Abbiamo permesso a tanti di andare in pensione con quota 100 ridandogli diritti negati e questo porterà a nuove assunzioni. Abbiamo fatto la legge per favorire l’agroalimentare. Con la lotta all’immigrazione diamo meno risorse agli immigrati in favore di chi è realmente in difficoltà. Il fatto che il ministro Bussetti abbia fatto la prima scuola di alta formazione nell’Italia meridionale, cosa che non era mai esistita, con un investimento di 50 milioni, credo sia il senso di quanta attenzione si voglia dare alle menti meridionali costrette, fino ad ora, ad emigrare”.
Crede che questo chiuda le polemiche con il ministro Bussetti?
“Dico grazie a Bussetti perché per la Campania ha fatto più di chiunque lo ha preceduto negli ultimi quindici anni. Parliamo di 350 nuove assunzioni tra professori e ricercatori. Assunzioni bloccate dal 2003. C’è lo stanziamento di contributi per l’edilizia scolastica. Apriremo scuole nei beni confiscati alla camorra e sarà il ministero a finanziare questa operazione. Infine grazie al lavoro di Bussetti avremo il ritorno di quasi novemila docenti che potranno tornare dopo l’allontanamento forzato che ha imposto la Buona scuola. Credo che questo dimostri che siamo vicini ai territori. Sulla sicurezza c’è l’aumento delle forze dell’ordine, i finanziamenti per la videosorveglianza, nuovi vigili a Napoli. Tutto questo in sei mesi di governo”.
De Magistris dice che vuole l’autonomia di Napoli…
“Alcuni immobili sono tornati al demanio perché lui aveva dimenticato di approvare una delibera. Il Comune ha perso milioni di euro per la sua noncuranza. De Magistris pensasse ad amministrare più che a fare il leader nazionale anche perché per fare il leader nazionale si devono avere le capacità cosa che il sindaco di Napoli non ha”.

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