Pedofilia, l’appello di due cardinali: “Chiudere ‘l’agenda omosessuale’ della Chiesa”

"Le radici di questo fenomeno evidentemente stanno nell'atmosfera di materialismo, di relativismo e di edonismo", sostengono i religiosi

LaPresse 08/03/2013

CITTA’ DEL VATICANO “Il mondo cattolico è disorientato e si pone una domanda angosciante: dove sta andando la Chiesa? Di fronte alla deriva in atto, sembra che il problema si riduca a quello degli abusi dei minori, un orribile crimine, specialmente quando perpetrato da un sacerdote, che però è solo parte di una crisi ben più vasta. La piaga dell’agenda omosessuale è diffusa all’interno della Chiesa, promossa da reti organizzate e protetta da un clima di complicità e omertà”.
Lo scrivono in una lettera aperta pubblicata sul blog di Aldo Maria Valli i cardinali Walter Card. Brandmüller e Raymond Leo Card. Burke, due tra i firmatari dell’appello del 2016 a Papa Francesco sui ‘dubia’ che dividevano la Chiesa dopo le conclusioni del Sinodo sulla famiglia.

Pedofilia, le radici dello scandalo che scuote la Chiesa

E aggiungono: “Le radici di questo fenomeno evidentemente stanno in quell’atmosfera di materialismo, di relativismo e di edonismo, in cui l’esistenza di una legge morale assoluta, cioè senza eccezioni, è messa apertamente in discussione”.

Le riflessioni dei due cardinali

“Si accusa il clericalismo per gli abusi sessuali, ma la prima e principale responsabilità del clero non sta nell’abuso di potere, ma nell’essersi allontanato dalla verità del Vangelo. La negazione, anche pubblica, nelle parole e nei fatti, della legge divina e naturale, sta alla radice del male che corrompe certi ambienti della Chiesa. Di fronte a questa situazione, cardinali e vescovi tacciono. Tacerete anche Voi in occasione della riunione convocata in Vaticano il prossimo 21 febbraio? Vi incoraggiamo ad alzare la voce per salvaguardare e proclamare l’integrità della dottrina della Chiesa”.

(LaPresse)

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